Covid, la corsa per accelerare la campagna vaccini: da esperti ok ad AstraZeneca fino a 65 anni

Covid, la corsa per accelerare la campagna vaccini: da esperti ok ad AstraZeneca fino a 65 anni
(Teleborsa) - Il vaccino anti-Covid di AstraZeneca può essere somministrato ai soggetti fino ai 65 anni di età. Questa la posizione sostenuta dagli esperti nel corso...

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(Teleborsa) - Il vaccino anti-Covid di AstraZeneca può essere somministrato ai soggetti fino ai 65 anni di età. Questa la posizione sostenuta dagli esperti nel corso dell'incontro di oggi con i rappresentanti del Ministero della Salute, l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e delle Regioni. Il via libera definitivo potrà arrivare però solo dopo un'ulteriore riunione della Commissione tecnico-scientifica dell'Aifa. Secondo quanto ha riportato Ansa, il ministro della Salute Roberto Speranza ha chiesto all'Agenzia di "fare ogni verifica sul piano scientifico e sulla base di evidenze, per capire se c'è la possibilità di ampliare il limite dell'età. Tale decisione aiuterebbe a velocizzare la campagna vaccini".



La richiesta di accelerare la campagna di vaccinazione è arrivata anche dall'ANCI che con una lettera inviata dal presidente Antonio Decaro alla nuova ministra per le Autonomie e gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, ha sottolineato che "imprimere il massimo dell'accelerazione possibile per raggiungere l'immunità di gregge è l'obiettivo prioritario che deve vedere tutte le Istituzioni, soprattutto quelle territoriali, coinvolte e impegnate in questo sforzo".

Il presidente dell'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani ha messo in evidenza "l'importante coinvolgimento e contributo che i Comuni possono dare per garantire il superamento dell'emergenza e la rapida ripartenza del paese". "Pertanto – ha concluso Decaro – non esitare a coinvolgere il sistema delle autonomie locali nel processo di pianificazione riguardante l'individuazione delle strutture e dei luoghi per la somministrazione vaccinale per garantire una diffusione capillare sul territorio".


Nel frattempo, però, da Bruxelles è arrivata la notizia di una nuova frenata sulla distribuzione del vaccino di Moderna. Una portavoce della Commissione Ue ha infatti reso noto che la casa farmaceutica americana ha comunicato che ci sarà "qualche ritardo nelle consegne di febbraio, che saranno recuperate a marzo". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero