Corsa al Quirinale, rush finale: chi sarà il successore di Mattarella?

Corsa al Quirinale, rush finale: chi sarà il successore di Mattarella?
(Teleborsa) - E' arrivata al rush finale la partita per eleggere il successore di Sergio Mattarella. Tra strategie e bluff, i partiti non hanno ancora ufficialmente scoperto le...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
(Teleborsa) - E' arrivata al rush finale la partita per eleggere il successore di Sergio Mattarella. Tra strategie e bluff, i partiti non hanno ancora ufficialmente scoperto le carte e di nomi non se ne parla. Intanto, nei corridoi proseguono le trattative.



Intanto, si è tenuto a Villa San Martino di Arcore, residenza brianzola di Silvio Berlusconi, un vertice di Forza Italia. Presenti i capogruppo alla Camera, Paolo Barelli, e al Senato, Anna Maria Bernini, e la senatrice Licia Ronzulli, oltre al presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri. La delegazione è arrivata alla Villa del Cavaliere verso l'ora di pranzo ed è uscita verso le ore 16. Al centro del colloquio, l'eventuale corsa del leader di Forza Italia per il Quirinale.

Molto probabile però che Silvio Berlusconi dovrà – suo malgrado – dire addio al sogno Quirinale anche se i fedelissimi continuano a far filtrare che il Cavaliere non ne vuole sapere di rinunciare, convinto di potersela giocare magari al quarto scrutinio. Certo è che nelle ultime ore la strada che dovrebbe portare il leader di Forza Italia al Colle è sempre più in salita e piena di ostacoli.


Un nome troppo divisivo il suo che non ha trovato pieno sostegno neppure da parte dei suoi alleati più stretti, Salvini e Meloni. Un endorsement il loro, decisamente fiacco che non ha mai convinto osservatori e analisti. Al netto delle dichiarazioni, alla prova dei fatti sia il leader della Lega che di Fratelli d'Italia sono sembrati in più di un'occasione pronti a scaricare l'ex Presidente del Consiglio che dovrebbe sciogliere la riserva entro domenica, alla vigilia cioè della prima chiama.


Intanto, "l'uomo del destino" potrebbe essere Gianni Letta che sarebbe al lavoro per Mario Draghi al Quirinale, d'intesa con il Cavaliere, ormai all'angolo costretto a sostenere con convinzione la candidatura dell'ex BCE per evitare la figuraccia politica. Prima però bisogna verificare quante possibilità ci sono di mettere in piedi il "governo dei leader", opzione che potrebbe convincere i più scettici – specie sponda Lega e Cinquestelle – a "liberare" Draghi da Palazzo Chigi.


Intanto, ieri Matteo Salvini e Giuseppe Conte hanno avuto un incontro a Roma, durato circa un'ora, definito "cordiale", secondo una nota della Lega. Il leader del Carroccio e quello del M5s,, ovviamente, hanno parlato della prossima elezione del presidente della Repubblica e del futuro del governo. E, a proposito di Quirinale, Salvini ha ribadito che il centrodestra è e resterà compatto in tutte le votazioni.


Non resta, dunque, che aspettare 48 ore: domenica il Cavaliere scoprirà le carte, dando ufficialmente il via alla partita più importante della politica italiana. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero