(Teleborsa) - 2mila miliardi di dollari: questa la cifra "monstre" messa in campo dagli Stati Uniti per contrastare l'epidemia di coronavirus e rilanciare la prima...
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Come filtrato nei giorni scorsi, il maxi pacchetto di stimoli - il più grande mai varato nella storia americana - prevederebbe un assegno da 1.200 dollari per gli adulti e 500 dollari per i bambini, circa 850 miliardi tra prestiti agevolati e aiuti per le aziende dei settori più colpiti dalla crisi, stati e città. "Dell'arsenale" fanno parte anche aumenti di spesa per i contributi di disoccupazione, ma anche per ospedali e operatori sanitari.
Tutto, insomma, pur di salvare l'economia americana, come ha più volte ribadito il Segretario al Tesoro Steve Mnuchin che non ha escluso la possibilità di entrare nel capitale delle aziende se necessario con nazionalizzazioni di salvataggio.
Sul piano strettamente sanitario, invece, continuano a salire i numeri. Sono 52.976 i casi di contagio registrati finora, 680 i decessi. Un dato, quest'ultimo, che ha subito un'accelerazione record nelle ultime 24 ore, in cui sono morte 163 persone. Numeri drammatici che non sembrano spaventare Donald Trump: "Stiamo già cominciando a vedere la luce in fondo al tunnel", ha dichiarato il presidente degli Usa, che starebbe persino pensando di allentare il blocco delle attività, perché la crisi economica che sta generando minaccia di fare addirittura più vittime del virus stesso.
"Se fosse per i medici il mondo intero sarebbe chiuso", ha detto qualche ora fa dal palco della Briefing Room della Casa Bianca illustrando il suo piano: "Dopo 15 giorni decideremo come muoverci". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero