Coronavirus, mobilitazione lavoratori Amazon: azienda replica

Coronavirus, mobilitazione lavoratori Amazon: azienda replica
(Teleborsa) - I lavoratori di Amazon si mobilitano per la loro salute poichè "la multinazionale dell'e-commerce continua a non garantire le giuste tutele. L'impresa antepone la...

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(Teleborsa) - I lavoratori di Amazon si mobilitano per la loro salute poichè "la multinazionale dell'e-commerce continua a non garantire le giuste tutele. L'impresa antepone la produttività e il profitto alla salvaguardia della sicurezza personale dei dipendenti". Così in una nota il Segretario confederale della Cgil, Tania Scacchetti, che ricorda lo stato di agitazione negli stabilimenti di Passo Corese (Roma) e Torrazza Piemontese (Torino) dove è stato riscontrato un caso di positività al Covid-19, e lo sciopero in quello di Castel San Giovanni, a Piacenza.


"Sono ancora tante, troppe le carenze di Amazon - denuncia Scacchetti - dal mancato rispetto del distanziamento sociale minimo, previsto dalle disposizioni del ministero della Salute, all'assenza di regole per evitare gli assembramenti in ingresso e in uscita, all'indisponibilita' ad offrire strumenti di protezione, mascherine e guanti usa e getta. Infine - aggiunge - l'azienda non è minimamente disponibile a rimodulare i turni di lavoro nei reparti".

AMAZON REPLICA - "Il benessere dei nostri dipendenti, dei nostri fornitori e dei nostri clienti è al primo posto. Stiamo seguendo rigorosamente le indicazioni fornite dal Governo e dalle autorità sanitarie locali nell'implementare in tutti i siti le giuste misure per contenere l'emergenza sanitaria in corso". Questa la replica del colosso dell'e-commerce.

Gli addetti alle consegne, spiega Amazon, sono tenuti a mantenere una distanza precauzionale di almeno un metro dal cliente durante le consegne. Una volta raggiunto l'indirizzo di consegna, l'autista dovrà suonare o bussare alla porta, e lasciare il pacco a terra, arretrando di almeno un metro dalla porta mentre attende che il cliente ritiri il pacco. Per eliminare ogni tipo di contatto, non richiediamo inoltre la firma del cliente al momento della ricezione, sottolinea l'azienda che elenca la serie di misure introdotte fin dall'inizio dell'emergenza coronavirus. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero