Coronavirus, Inail: nei primi 9 mesi +18,7% infortuni mortali

Coronavirus, Inail: nei primi 9 mesi +18,7% infortuni mortali
(Teleborsa) - Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all'Inail tra gennaio e settembre sono state 366.598 (-21,8% rispetto allo stesso periodo del 2019), 927 delle quali...

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(Teleborsa) - Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all'Inail tra gennaio e settembre sono state 366.598 (-21,8% rispetto allo stesso periodo del 2019), 927 delle quali con esito mortale (+18,8%). In diminuzione le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 31.701 (-29,8%).


Sono alcuni dei dati sulle denunce di infortunio giunte all'Istituto nei primi nove mesi dell'anno pubblicati questa mattina.

Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all'Inail entro lo scorso mese di settembre sono state circa 102mila in meno rispetto ai primi 9 mesi del 2019: 98mila in meno quelle riferite al periodo marzo-settembre che evidenzia le conseguenze dello stop forzato tra marzo e maggio di ogni attività produttiva considerata non essenziale per il contenimento dell'epidemia da nuovo Coronavirus e delle difficoltà incontrate dalle imprese nel riprendere la produzione a pieno regime nel periodo post-lockdown, spiega l'Istituto.

Per quanto riguarda, invece, l'incremento dei casi mortali denunciati all'Istituto nei primi nove mesi di quest'anno, "pur nella provvisorietà dei numeri", si evidenzia l'aumento di 147 decessi rispetto ai 780 registrati nello stesso periodo del 2019 (+18,8%). L'incremento, spiega l'Istituto, è influenzato dal numero delle denunce protocollate fino al 30 settembre a causa dell'infezione da Covid-19 in ambito lavorativo.

"Gli open data pubblicati sono provvisori e il loro confronto richiede cautele – precisa però l'Inail in una nota – in particolare rispetto all'andamento degli infortuni con esito mortale, soggetti all'effetto distorsivo di 'punte occasionali' e dei tempi di trattazione delle pratiche. Per quantificare il fenomeno, comprensivo anche dei casi accertati positivamente dall'Istituto, sarà quindi necessario attendere il consolidamento dei dati dell'intero 2020, con la conclusione dell'iter amministrativo e sanitario relativo a ogni denuncia". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero