(Teleborsa) - PIL giù dell'1% e consumi delle famiglie a picco per 18 miliardi (-2,6%). Sono le stime dell'Ufficio studi di Confcommercio per il 2020. ...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'associazione che rappresenta il settore dei commercianti prevede che a pagare maggiormente la crisi Coronavirus in Italia sarà principalmente il settore del turismo, per cui prevede perdite per 13 miliardi di euro. Seguono il settore dei traporti (-6 miliardi, compresi gli acquisti di autoveicoli) e quello del vestiario e calzatature (-3,4 miliardi): quest'ultimo soffrirebbe della riduzione del reddito disponibile reale. Parziale lo spostamento dei consumi fuori casa verso l'alimentazione domestica.
La stima considera il picco della crisi da Covid-19 nei mesi di marzo e aprile, un allentamento delle misure restrittive su produzione, attività commerciali e mobilità di merci e persone a maggio e una normalizzazione nel mese di giugno.
Già a febbraio, segnala Confcommercio, c'è stata una riduzione del PIL di mezzo punto percentuale che a marzo prevede cali fino al 2,4%: -1% il PIL atteso nel primo trimestre.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero