(Teleborsa) - Secondo lo studio "I cittadini europei e la proprietà intellettuale" condotto dall'Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO), per i...
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In un contesto globale in cui il commercio elettronico registra una fase di espansione (secondo Eurostat oltre il 70 % degli europei ha effettuato acquisti online nel 2020), permane una certa insicurezza tra i cittadini dell'Unione europea a causa dei dubbi relazionati a un eventuale acquisto di prodotti contraffatti. Secondo lo studio, un terzo degli europei (33 %) si è interrogato sull'originalità del prodotto acquistato. I prodotti contraffatti rappresentano il 6,8 % delle importazioni dell'Unione europea, con un valore che ammonta a 121 miliardi di euro, secondo quanto indicato da uno studio congiunto dell'EUIPO e dell'OCSE. Tale fenomeno interessa tutti i settori e spazia dai cosmetici e giocattoli, ai vini e alle bevande, all'elettronica, fino all'abbigliamento e persino ai pesticidi. Tali prodotti possono comportare gravi pericoli per la salute e la sicurezza dei consumatori, in particolare a causa dell'esposizione a sostanze chimiche pericolose e ad altri rischi.
I problemi connessi ai prodotti contraffatti sono aumentati durante la pandemia di Covid-19. La proliferazione di medicinali contraffatti, come gli antibiotici e gli antidolorifici, e più recentemente di altri prodotti sanitari, quali i dispositivi di protezione individuale e le mascherine, ha messo in evidenza tale fenomeno, in quanto i trasgressori lucrano sull'insicurezza delle persone per quanto attiene ai nuovi trattamenti e vaccini. Oltre ai rischi per la salute e la sicurezza, i prodotti contraffatti spesso comportano violazioni della sicurezza e perdite finanziarie.
Anche la pirateria digitale rappresenta un mercato redditizio per i trasgressori. Nel caso dell'IP-TV (contenuti televisivi ai quali si ottiene accesso tramite una connessione internet) le perdite sono ingenti. All'interno dell'Unione europea i fornitori di servizi di IP-TV illegale registrano ogni anno guadagni che ammontano a quasi 1 miliardo di euro, a scapito dei creatori di contenuti e delle imprese che operano legalmente.
"La proprietà intellettuale costituisce una delle risorse più preziose per l'Europa e un elemento chiave della nostra ripresa sociale ed economica, soprattutto per le piccole imprese – ha dichiarato il Direttore esecutivo dell'EUIPO, Christian Archambeau – La pandemia di Covid-19 ha acuito il problema dei reati contro la proprietà intellettuale a causa dell'aumento di medicinali e prodotti sanitari contraffatti, i quali costituiscono un'ulteriore minaccia per la salute e la sicurezza dei cittadini. Si tratta di una questione annosa, spesso interconnessa con altri tipi di attività illegali, che richiede un'azione rapida, incisiva e coordinata e che è stata recentemente reinserita come una delle dieci priorità dell'Unione europea nella lotta alla criminalità organizzata".
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Il Messaggero