Consumi energetici, da marzo nuove classificazioni per gli elettrodomestici

Consumi energetici, da marzo nuove classificazioni per gli elettrodomestici
(Teleborsa) - Sebbene per il 56% degli italiani la classe energetica sia molto importante nella scelta di acquisto, il 69,4% dei cittadini del nostro Paese, pari a oltre 30...

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(Teleborsa) - Sebbene per il 56% degli italiani la classe energetica sia molto importante nella scelta di acquisto, il 69,4% dei cittadini del nostro Paese, pari a oltre 30 milioni di consumatori, non è conoscenza della scala di valori che, a partire da marzo, sarà presente sulle nuove etichette di classificazione dei consumi energetici degli elettrodomestici. A dirlo è un'indagine commissionata da Facile.it agli istituti di ricerca mUp Research e Norstat.


Dal momento che ormai quasi tutti i nuovi elettrodomestici sono concentrati nelle classi migliori, le nuove etichette si baseranno sempre su una scala di valori che va da A (classe più efficiente) a G (la meno efficiente), con la differenza che scomparirà il simbolo "+" e, soprattutto, si irrigidiranno i criteri con cui verranno assegnate le lettere. Ad esempio, un elettrodomestico oggi classificato in classe A+++, con le nuove etichette verrà reinserito con tutta probabilità nella classe B se non addirittura C.

Per rendere più agevole il passaggio, a partire dal primo marzo e fino al trenta novembre 2021 le nuove etichette verranno affiancate a quelle vecchie, così i consumatori potranno gradualmente abituarsi al sistema di classificazione. Solo dal primo dicembre 2021 le vecchie etichette scompariranno del tutto.

Analizzando il peso dato dai consumatori alla valutazione della classe energetica dell'elettrodomestico prima dell'acquisto, l'indagine di Facile.it evidenzia tra le ragioni principali di coloro che danno grande importanza a questa informazione il risparmio, sia economico (63% del campione) che energetico (32%), e la salvaguardia dell'ambiente (25%). Per gli oltre 1.100.000 italiani che non considerano utile la classificazione, invece, i motivi dichiarati sono la volontà di spendere meno per lo specifico acquisto o, anche, l'ammissione di non capire realmente fino in fondo quale sia il significato della classificazione riportata nell'etichetta.


L'attenzione degli italiani verso le etichette energetiche – si legge nel rapporto – è comprensibile se si considera che il consumo degli elettrodomestici incide moltissimo sulla spesa elettrica. Basti pensare che il frigorifero, da solo, arriva a pesare tra il 10-15% della bolletta totale annua di una famiglia media. "Scegliere un elettrodomestico efficiente è un passo fondamentale per ridurre la bolletta energetica, ma se non si vuole vanificare il risparmio è bene fare attenzione ad altri due elementi – spiega Mario Rasimelli, managing director utilities di Facile.it – in primis la scelta del fornitore in grado di offrirci la tariffa più adatta alle nostre esigenze e, in secondo luogo, l'uso corretto degli elettrodomestici stessi per ridurre al contempo consumi e sprechi". Conti alla mano, ad esempio, già oggi basta sostituire il vecchio condizionatore in classe B con uno nuovo in classe A+++ per risparmiare fino a 90 euro all'anno. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero