Consumi, a tavola vince il sovranismo

Consumi, a tavola vince il sovranismo
(Teleborsa) - E' boom in un anno (+8,6%) dei prodotti che espongono la scritta "100% italiano" con una confezione di prodotti alimentari su quattro (25,1%) che sugli scaffali dei...

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(Teleborsa) - E' boom in un anno (+8,6%) dei prodotti che espongono la scritta "100% italiano" con una confezione di prodotti alimentari su quattro (25,1%) che sugli scaffali dei supermercati richiama l'origine nazionale con scritte, certificazioni o bandiere tricolori. L'italianità è diventato il fenomeno di maggior richiamo con le vendite dei prodotti alimentari "patriotici" che sono arrivate a superare i 6,4 miliardi di euro durante l'anno.


E' la fotografia scattata da un'analisi di Coldiretti sugli ultimi dati Osservatorio Immagino della Nielsen nel 2018.

Addio dunque alle mode esterofile del passato, dai formaggi francesi alla birra tedesca, a tavola vince il sovranismo alimentare come si evidenzia dal fatto che i due terzi dei consumatori disponibili a pagare almeno fino al 20% in più per garantirsi l'italianità del prodotto secondo l'indagine Coldiretti/Ixè.

Per tutelare i consumatori contro gli inganni dei prodotti stranieri spacciati per Made in Italy, con l'approvazione definitiva del DL Semplificazioni da parte del Parlamento è diventato finalmente legge l'obbligo di indicare in etichetta l'origine di tutti gli alimenti per valorizzare la produzione agroalimentare nazionale e consentire scelte di acquisto consapevoli. La norma - sottolineano i coltivatori diretti - consente di estendere a tutti i prodotti alimentari l'obbligo di indicare in etichetta il luogo di provenienza geografica ponendo fine ad una situazione contradditoria in cui un quarto della spesa è ancora anonima. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero