Consob: in Italia le banche investono di più in titoli quotati

Consob: in Italia le banche investono di più in titoli quotati
Banche italiane più virtuose in termini di investimenti rispetto alle maggiori banche tedesche, inglesi e francesi che detengono le più complesse e illiquide...

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Banche italiane più virtuose in termini di investimenti rispetto alle maggiori banche tedesche, inglesi e francesi che detengono le più complesse e illiquide attività finanziarie (cosiddette attività di livello 2 e 3) per un ammontare iscritto in bilancio corrispondente fino a 10 volte il capitale common equity tier 1. Secondo il Risk Outlook di Consob, oltre il 70% degli investimenti degli istituti italiani, a fine 2016, è in titoli quotati, percentuale che è al 20% per le banche tedesche, a circa il 30% per quelle inglesi e circa 50% per quelle francese.


Nel 2016 la redditività delle maggiori banche europee è migliorata. In Germania, Francia e Regno Unito, tuttavia, il maggior contributo è riferibile all'incremento di ricavi tipicamente soggetti a maggiore variabilità, mentre le tradizionali fonti di reddito bancario hanno esibito un calo generalizzato in tutti i paesi. L'adeguatezza patrimoniale delle maggiori banche italiane risulta in linea con i principali competitors spagnoli e francesi, ma ancora inferiore a quella dei maggiori istituti tedeschi e inglesi.

Le banche italiane, per contro, continuano a caratterizzarsi per notevoli criticità rispetto alla qualità del credito, con una quota di sofferenze sul totale dei crediti significativamente superiore alla media europea, benché in termini netti essa sia calata nel 2016 per effetto delle forti svalutazioni di fine anno. La disomogeneità nella redditività e nella qualità del credito tra le banche dei paesi europei contribuisce ad alimentare differenze nel rischio percepito dai mercati. Nella prima metà del 2017, i prezzi dei Cds (Credit Default Swap) hanno toccato il minimo dal 2015 per le banche europee, mentre si sono stabilizzati a livelli pari a circa il doppio per le banche italiane. 
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Il Messaggero