(Teleborsa) - "Dopo i cali registrati nel 2020, i livelli degli investimenti sono tornati ampiamente sopra i livelli pre-Covid. Nonostante questo ottimo risultato non bisogna...
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Una strada, quella della ripartenza del Paese, che per Bonomi passa dalle riforme. Sempre oggi commentando le riforme degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive del lavoro – in occasione dal Convegno dei Giovani Imprenditori a Genova – il leader degli industriali ha sottolineato che le riforme "vanno fatte insieme" e "devono avere la stessa finalità, quella della formazione e della rioccupabilità delle persone. Soprattutto, – avverte Bonomi – non si può pensare che se si vuole fare una assicurazione universale, a favore di tutti i dipendenti, siano sempre gli stessi soggetti a pagare, quindi le imprese industriali, perché non siamo un bancomat".
Il presidente di Confindustria ha, infine, rivolto il suo messaggio ai politici. "Le mancate riforme – ha affermato Bonomi – portano la firma di tutti i partiti senza eccezioni, non è qualunquista dirlo, è un giudizio storico oggettivo. Non è per giudicarvi solo sulla base del passato, perché il giudizio sui partiti sarebbe negativo per le mille occasioni sprecate, ed il giudizio è su tutte le forze politiche, di ogni orientamento, i tradizionali schieramenti della storia del Paese come anche le forze nate come antisistema e diventate via via ministeriali. Nessun processo sul passato, vi chiediamo invece cosa volete fare oggi, per il nostro domani, per i nostri figli. Coesione è la parola magica. L'altra è competenza e basta veti reciproci. Finalmente – ha concluso – è arrivato il Governo Draghi, e tutto è cambiato. Lo avete visto sulla vicenda dei licenziamenti: in poche settimane è stato possibile trovare un compromesso". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero