Confindustria, Boccia: "Italia non è in declino ma deve reagire"

Confindustria, Boccia: "Italia non è in declino ma deve reagire"
(Teleborsa) - "Per noi le priorità sono chiare c'è da coniugare le ragioni del consenso con quello dello sviluppo e cominciare a puntare sulla crescita". In vista della manovra...

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(Teleborsa) - "Per noi le priorità sono chiare c'è da coniugare le ragioni del consenso con quello dello sviluppo e cominciare a puntare sulla crescita". In vista della manovra di settembre i cui "margini non sono grandi", il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, ha invitato Lega e Movimento cinque stelle a "chiarirsi al loro interno" e a "definire le priorità future del Paese".


Tra i pilastri da salvaguardare in manovra, per Boccia, vi sono le infrastrutture definite dal presidente di Confindustria "una strada importante per la crescita del Paese", espressione di "un'idea di società che include e non esclude, collegando territori al centro". Sulla Flat tax Boccia, interpellato a margine del Festival dello sviluppo sostenibile, si è mostrato possibilista: "Va approfondita" ha affermato, sottolineando come Confindustria chieda da tempo una tassazione più leggera sui fattori di produzione", cioè su lavoratori e imprese, ha spiegato.

La visione che il Presidente di Confindustria ha dell'Italia "non è quella di un paese in declino ma di un paese che deve reagire". Nell'attuale contesto "i litigi nel Governo non fanno mai bene, specialmente ora che a livello istituzionale vi sono due partiti che hanno la responsabilità del governo di un Paese", ha sottolineato il leader degli industriali.

Commentando la lettera di Bruxelles all'Italia sul debito Boccia ha affermato che "più che da preoccuparsi c'è da stare attenti ed è quello che stiamo dicendo da tempo. Noi abbiamo un debito pubblico che è una questione tutta italiana. Siamo critici su eventuali sforamenti del 3% per spesa ordinaria e non per investimenti pubblici".

"Evidentemente – ha concluso – è arrivato il momento, dopo la campagna elettorale, di affrontare la questione della prossima manovra che non sarà semplice. Bisognerà poi cogliere l'occasione anche per costruire un piano a medio termine dove lavoro e crescita sono i fondamentali del Paese".





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Il Messaggero