Due imprenditori su tre hanno difficoltà nel trovare personale specializzato, soprattutto nel settore metalmeccanico. Perfino in Lombardia, culla del manifatturiero, il 70%...
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«Dopo 10 anni di dati negativi, arrivano i primi segnali incoraggianti in campo economico e industriale. La ripresa sembra leggermente consolidarsi e il fatturato delle nostre PMI torna a crescere. Ma c’è un dato su cui riflettere, la difficoltà delle aziende a trovare figure professionali adatte, è ora di investire in questo campo» commenta Paolo Agnelli, Presidente di Confimi Industria.
In generale i dati emersi dall’indagine congiunturale che ha coinvolto gli imprenditori della confederazione segnalano una buona proiezione per i prossimi mesi con dati positivi anche su produzione e ordinativi. «La rotta si è invertita anche se bisogna tenere ben presente che ci saranno tassi di crescita bassi – continua Agnelli - ci sono ancora forti timori soprattutto in riferimento alla ridotta marginalità e alla concorrenza sui prezzi di altri paesi».
Tra le richieste degli associati alla politica quella di intervenire sulla riduzione del cuneo fiscale, sul costo del lavoro e in generale sull’eccesso di burocrazia.
«L’Ocse nel suo rapporto Taxing Wages 2018 - segnala Agnelli - ci ricorda che siamo il terzo Paese col cuneo fiscale più alto pari al 47,7% contro una media europea del 35,9%.
Il Messaggero