CERNOBBIO Ogni anno, è l'allarme del presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, l'Italia brucia 180 miliardi di Pil "a causa dei problemi strutturali della...
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TAGLIO ALLE STIME DEL PIL
Sangalli apre i lavori dei due giorni di forum a Cernobbio, sulle rive del lago di Como, segnalando al neonato governo "una priorità, due riforme e un'emergenza". La prima è la riduzione della pressione fiscale, il vessillo più sventolato dai candidati durante la campagna elettorale. Le riforme riguardano tasse e burocrazia, "che pesa sulle micro imprese per 33 miliardi di euro all'anno, 8.000 euro per ogni azienda". Infine quella che il presidente definisce "una grande emergenza: bisogna consentire agli oltre due milioni di imprese in regime di cassa il riporto delle perdite che oggi è permesso solo alle società di capitale". Proprio a causa di questi difetti strutturali irrisolti - dall'eccesso di burocrazia al carico fiscale, dalla carenza di legalità al problema di accessibilità territoriale e di qualità del capitale umano - la produttività rimane "la grande assente del sistema italiano da oltre vent'anni". E la situazione difficile permane: con una variazione del pil pari all'1,5% nel 2017, l'Italia ha archiviato il quarto anno consecutivo di ripresa, "tuttavia questo non deve indurre a entusiasmi eccessivi", mette in guardia il rapporto della confederazione generale delle imprese. Che conferma all'1,2% la proiezione di crescita del pil nel 2018, ma riduce di un decimo (rispetto alle previsioni di ottobre) all'1,1% quella per il 2019. Tagliate inoltre le stime di crescita dei consumi all'1% per il 2018 (da 1,1%) e allo 0,9% per il 2019 (sempre da 1,1%). "Intanto si è trattato di ripresa e non di crescita - si precisa nel rapporto - dove con quest'ultimo termine si vuole indicare una fase espansiva del ciclo economico che permette di superare i picchi raggiunti in precedenza in un arco di tempo comparabile con quello in cui si è verificata la recessione".
"NO AGLI AUMENTI DELL'IVA"
Questo non è accaduto, "e quindi è corretto limitarsi a definire ripresa l'attuale congiuntura favorevole".
Il Messaggero