Concessioni autostradali, decisione a gennaio

Concessioni autostradali, decisione a gennaio
(Teleborsa) - Dopo aver archiviato la partita delicatissima sulla Legge di Bilancio 2020 che dopo il via libera della Camera è legge, il Governo prepara le prossime mosse. Taglio...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
(Teleborsa) - Dopo aver archiviato la partita delicatissima sulla Legge di Bilancio 2020 che dopo il via libera della Camera è legge, il Governo prepara le prossime mosse. Taglio del cuneo fiscale, poi il capitolo sulle concessioni autostradali. Nessun intento punitivo ma regole più chiare per tutti con l'obiettivo di mettere a punto un sistema più trasparente ed equilibrato.


"Nessun esproprio proletario. Nessuna nazionalizzazione o vendetta. Vogliamo solo che le regole siano uguali per tutti", dice la Ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli, intervistata dal Corriere della Sera in merito al decreto Milleproroghe che riscrive le procedure in caso di revoca delle concessioni autostradali.

Concetto ribadito anche dal Premier Giuseppe Conte che, intervistato dal Messaggero, sottolinea come le norme del Milleproroghe sulle concessioni autostradali non vogliono essere punitive o penalizzanti per i concessionari, ma introdurre un regime più trasparente, per evitare sperequazioni.

"L'obiettivo - ha precisato anche il Ministro dell'Economia Gualtieri intervistato da la Repubblica - è riallineare la disciplina delle concessioni, oggi frammentata in tanti regimi diversi, al codice civile e al codice degli appalti. Ricondurre tutto a un'unica disciplina generale, affidata ad un regolatore indipendente, favorisce la certezza del diritto e rende il mercato aperto alla concorrenza e contendibile. E' una linea coerente con l'accordo di programma del Governo". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero