OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Jointly con Azimut Digitech Fund e con il supporto della piattaforma d’innovazione Gellify rafforza il capitale e perfeziona l’acquisizione di Badacare, con gli advisor Benedetti Lorusso e Bizplace
Jointly potenzia la sua attenzione nella ricerca di soluzioni di cura e assistenza per le persone e le famiglie. Badacare, start up innovativa, ha raccolto 550 mila euro da Jointly e annuncia l’ingresso nel proprio capitale della società benefit leader di mercato nel welfare e wellbeing aziendale. Per Jointly si conferma l’attuale management che vede alla presidenza Anna Zattoni e Francesca Rizzi, come amministratore delegato, mentre nel nuovo consiglio di amministrazione entrano Gianluca Giovannetti direttore generale di Gellify in rappresentanza di Digitech e Luca Rancilio di Rancilio Cube.
L’operazione, seguita dal BLB Studio Legale e dall’advisor Bizplace, prevede un progressivo rafforzamento della partnership in un settore dove le tendenze demografiche e i servizi ad oggi esistenti rendono sempre più urgente un’offerta strutturata e di qualità. In Italia, infatti, un cittadino su 4 ha più di 65 anni (23,4%) e l’età media della popolazione è di 45,9 anni. Ma solo la metà (54%) delle persone tra i 60 e i 64 anni è in buona salute, un dato che diminuisce con l’avanzare dell’età: è il 42,6% nella fascia di età 65-74 anni e solo il 24% degli over 75 è ancora in buona salute.
Secondo i dati di Jointly meno del 15% della domanda di servizi per anziani e minori è infatti coperta dal pubblico. L’aumento di capitale servirà però a realizzare nel complesso il nuovo piano industriale che posiziona Jointly come operatore di riferimento nel mercato dei servizi di welfare integrato e consente di diventare erogatore diretto di servizi alla persona, anche attraverso l’acquisizione di startup innovative, come avvenuto con Badacare. Per quest’ultima infatti il welfare “primario” riesce infatti a soddisfare solo una parte della crescente domanda di assistenza per anziani e minori – meno del 15% – e il 40% delle famiglie rinuncia a curarsi perché non riesce a sostenere i costi. Il carico di cura ricade quindi sui parenti più prossimi: In Italia i caregivers – le persone cioè che volontariamente si fanno carico della cura di un parente anziano o non auto-sufficiente – sono oltre 7 milioni e per uno su quattro di loro (il 25%) si tratta di un vero e proprio secondo lavoro, con più di 20 ore settimanali dedicate alla cura del proprio famigliare.
L'articolo Con Azimut, Jointly potenzia l’offerta di welfare integrato proviene da WeWelfare.
Leggi l'articolo completo suIl Messaggero