I Comuni al governo: «Serve una risposta sulle darsene turistiche e marine»

Il presidente dell'Anci Antonio Decaro
«La tematica del riordino e della revisione della materia delle concessioni demaniali marittime e dell’adeguamento dei canoni è assolutamente urgente. Purtroppo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«La tematica del riordino e della revisione della materia delle concessioni demaniali marittime e dell’adeguamento dei canoni è assolutamente urgente. Purtroppo da troppo tempo il legislatore sta rinviando con effetti negativi sugli investimenti e sull’economia in generale l’adozione della normativa». Lo dichiarano il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro e il delegato al turismo e sindaco di Rimini, Andrea Gnassi.


«In questo contesto - sottolineano gli amministratori - è ancora più urgente approvare l’emendamento 54.066 che esclude dalla rideterminazione dei canoni demaniali prevista nel 2007 le concessioni rilasciate prima del 2003, arginando il contenzioso e dando così seguito alla pronuncia della corte costituzionale del 2007. Chiediamo su questo particolare attenzione ai sottosegretari  Massimo Garavaglia e Laura Castelli e al presidente della commissione Bilancio della Camera, Claudio Borghi: in particolare per quanto riguarda le darsene turistiche e le marine, la situazione sta diventando drammatica, trascinando le imprese private verso il fallimento. Senza un intervento normativo la situazione rischia di avere conseguenze assai gravi per i Comuni interessati per il rischio di abbandono di questi spazi e di impatto sul turismo. L’emendamento in oggetto rappresenta una parziale ma quanto mai necessaria soluzione del problema». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero