Commercio estero in frenata a dicembre. Nel 2021 export +16,3%

Commercio estero in frenata a dicembre. Nel 2021 export +16,3%
(Teleborsa) - Dopo gli aumenti dei due mesi precedenti, l'export italiano verso i paesi extra Ue è in calo a dicembre (-2,1%), ma l'andamento - spiega l'Istat - è stato...

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(Teleborsa) - Dopo gli aumenti dei due mesi precedenti, l'export italiano verso i paesi extra Ue è in calo a dicembre (-2,1%), ma l'andamento - spiega l'Istat - è stato condizionato da operazioni occasionali di elevato impatto (cantieristica navale) registrate a novembre, al netto delle quali si stima un calo meno ampio (-0,7%). Parallelamente si registra un aumento per le importazioni (+4,3%).


Il saldo commerciale a dicembre 2021 risulta quindi positivo (+4.737 milioni), ma in calo rispetto a dicembre 2020 (+7.972). L'avanzo nell'interscambio di prodotti non energetici diminuisce in misura contenuta: da +9.962 milioni per dicembre 2020 a +9.291 milioni per dicembre 2021.

La flessione su base mensile dell'export interessa tutti i raggruppamenti principali di industrie, a eccezione di beni di consumo non durevoli (+5,8%), ed è determinata in particolare dal calo delle vendite di energia (-27,3%) e beni strumentali (-3,9%). Dal lato dell'import si rilevano aumenti congiunturali diffusi, tranne che per l'energia (-1,1%).

Nel trimestre ottobre-dicembre 2021, l'export cresce dello 0,5% grazie al forte aumento dell'energia (+29,9%), mentre si registra un calo per i beni strumentali (-7,1%). Nello stesso periodo, l'import segna un rialzo congiunturale del 7,8%, cui contribuiscono soprattutto gli incrementi degli acquisti di energia (+23,0%) e di beni di consumo non durevoli (+12,8%).

A dicembre 2021, l'export cresce su base annua del 12,6%. L'aumento, diffuso a tutti i raggruppamenti, è particolarmente elevato per energia (+63,9%). L'import segna una crescita tendenziale del 45,8%, anch'essa estesa a tutti i raggruppamenti e molto sostenuta per energia (+115,6%). Gli aumenti più ampi dell'export riguardano Stati Uniti (+32,5%), i paesi OPEC (+32,0%), Turchia (+24,3%) e Russia (+14,2%). Diminuiscono le vendite verso Regno Unito (-11,4%), paesi ASEAN (-7,6%) e paesi MERCOSUR (-3,8%). Gli acquisti da India (+70,2%), paesi MERCOSUR (+61,9%), Russia (+58,6%), paesi OPEC (+53,1%), paesi ASEAN (+52,5%) e Cina (+51,8%) registrano incrementi tendenziali particolarmente elevati. Le importazioni dal Regno Unito (-30,0%) risultano in forte calo.

Nel complesso del 2021, l'export verso i paesi extra Ue aumenta del 16,3%, collocandosi su livelli superiori a quelli del 2019. Contribuiscono alla crescita, per circa 10 punti percentuali, gli aumenti delle vendite di beni strumentali e beni intermedi.

Per l'import, il 2021 si chiude con un aumento più marcato (+27,7%), spiegato soprattutto dagli incrementi degli acquisti di prodotti energetici e beni intermedi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero