Cometa contro Microsoft, il fondo dei metalmeccanici diventa attivista: in pressing su intelligenza artificiale e mega-stipendi

Cometa contro Microsoft, il fondo dei metalmeccanici diventa attivista: in pressing su intelligenza artificiale e mega-stipendi
 Cometa, il Fondo pensione dei metalmeccanici italiani, 480 mila aderenti e oltre 13 miliardi in gestione, diventa attivista. Il Fondo, seguendo l’esempio sempre...

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 Cometa, il Fondo pensione dei metalmeccanici italiani, 480 mila aderenti e oltre 13 miliardi in gestione, diventa attivista. Il Fondo, seguendo l’esempio sempre più diffuso di altri grandi investitori stranieri, è intervenuto l’altro ieri all’assemblea degli azionisti di Microsoft, tenuta in forma virtuale, opponendosi col voto a numerose proposte della società e chiedendo «con convinzione - spiega una nota - che l’azienda intervenga sulle proprie criticità in tema di retribuzioni, diritti umani, governance e sui potenziali rischi di disinformazione legati all’intelligenza artificiale di ChatGpt». 

La disinformazione

Fra le richieste avanzate insieme ad altri investitori, anche la pubblicazione di una valutazione annuale dei rischi operativi, finanziari e sociali derivanti dai fenomeni di disinformazione generati dall’intelligenza artificiale. «La richiesta è che il report indichi anche le azioni che la società intende intraprendere per mitigare i rischi e rimediare a questi fenomeni», insiste Cometa, che ha in portafoglio un pacchetto di azioni Microsoft del valore di oltre 130 milioni di dollari (circa 120 milioni di euro). Il gigante del software è infatti tra gli sviluppatori di ChatGpt, il modello di linguaggio basato sull’intelligenza artificiale sviluppato da OpenAi in cui ha investito circa 13 miliardi di dollari. Il fondo pensione italiano ha chiesto poi una analisi indipendente delle criticità derivanti dall’insediamento di datacenter in Paesi ad elevato rischio di violazione dei diritti umani. «La preoccupazione in questo caso è che le piattaforme informatiche possano diventare strumento di monitoraggio governativo per individuare i dissidenti politici nei Paesi non democratici dove sono collocati i datacenter», è la spiegazione.

Le retribuzioni

Cometa si è poi opposto ai compensi del numero uno di Microsoft Satya Nadella per l’esercizio 2022-2023, pari a 48,5 milioni di dollari (45 milioni di euro), circa 250 volte il salario mediano dei dipendenti del gruppo. Non è la prima volta che i mega-stipedni delle granzi aziende finiscono nel mirino di Cometa. Il fondo lo scorso settembre aveva già criticato lo stipendio dell’amministratore delegato di Cnh, Scott Wine, che nel 2022 ha avuto compensi variabili pari al 1.107% del salario base (in totale la retribuzione è stata di quasi 23 milioni).

I diritti

«Attraverso la nostra politica di voto», ha dichiarato Riccardo Realfonzo, presidente di Cometa, abbiamo voluto far «sentire la voce del fondo nell’assemblea degli azionisti di Microsoft per spingere l’azienda a intervenire sulle diverse criticità che abbiamo individuato, con l’obiettivo di tutelare valori fondamentali come i diritti dei lavoratori, l’ambiente, la trasparenza, l’adeguatezza della governance e di contrastare i possibili rischi di disinformazione connessi al tema, attualissimo, dell’intelligenza artificiale».

Realfonzo ha poi sottolineato che nell’ultimo anno Cometa ha preso posizione in oltre 150 aziende dove, ha aggiunto, «abbiamo portato avanti e sostenuto i valori fondanti del contratto metalmeccanico». «Siamo stati apripista in Italia e riteniamo di aver dato un segnale forte al mercato e a tutti gli stakeholder», ha concluso.
Jacopo Orsini

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Il Messaggero