Codacons: "Vola carrello spesa, 189 euro in più all'anno"

Codacons: "Vola carrello spesa, 189 euro in più all'anno"
(Teleborsa) - Vola a giugno il "carrello della spesa", determinando un aggravio di spesa da +189 euro annui per una famiglia con due figli. Lo afferma il Codacons, commentando i...

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(Teleborsa) - Vola a giugno il "carrello della spesa", determinando un aggravio di spesa da +189 euro annui per una famiglia con due figli. Lo afferma il Codacons, commentando i dati sull'inflazione diffusi oggi dall'Istat.


"La deflazione è a tutti gli effetti una illusione ottica determinata dall'andamento dei beni energetici, perché in realtà gli acquisti più frequenti delle famiglie subiscono un sensibile rincaro dei listini – spiega il presidente Carlo Rienzi – Il carrello della spesa al +2,1% si traduce in un maggiore esborso per i soli acquisti di tutti i giorni pari a +189 euro su base annua, e ad incidere sulle tasche dei consumatori è soprattutto la voce alimentari, che a giugno cresce del +2,3%: tradotto in soldoni, per mangiare una famiglia con due figli spende oggi 172 euro in più rispetto allo scorso anno (+128 euro la famiglia "tipo")".

"Il dato sulla deflazione non deve trarre in inganno, perché con la ripresa delle attività commerciali i consumatori stanno facendo i conti con una serie di rincari che riguardano i prodotti di maggior consumo e più frequentemente acquistati, quelli cioè che incidono maggiormente sui bilanci familiari" – conclude Rienzi.

Balzo, dunque, dei prezzi al consumo nel carrello della spesa, dal latte (+3,1%) ai salumi (+3,5%), dalla verdura (+4,6%) alla frutta (+11,5%) fresche ma anche carne (+2,7%) in controtendenza con l'andamento generale che su base annua vede il Paese in deflazione (-0,2%). E' quanto emerge da una analisi Coldiretti sui dati Istat relativi all'inflazione a giugno che registra una spinta al rialzo dei prezzi del +2,3% per gli alimentari, rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.

Nel carrello della spesa si rilevano aumenti anche per il pesce surgelato (+3,5%), pasta (+3,3%), zucchero (+2,8%), acqua minerale (+1,8%), formaggi (+1,6%) e pane (+1,4%), spinti dagli sconvolgimenti della domanda di un mercato ancora lontano dal tornare alla normalità dopo il lockdown. A incidere sulle quotazioni, le difficoltà in cui continua a versare la ristorazione, ancora alla prese con una difficile ripartenza.


Una situazione che ha favorito le speculazioni al ribasso nei campi e nelle stalle con il paradosso che mentre i prezzi al consumo aumentano quelli pagati agli agricoltori e agli allevatori crollano, dalla carne al latte fino a molti ortaggi. Le quotazioni riconosciute ai produttori in molti settori non coprono più neanche i costi e mettono a rischio il sistema agroalimentare nazionale.Occorre dunque evitare che "i comportamenti scorretti di pochi compromettano il lavoro della maggioranza degli operatori della filiera ai quali va il plauso della Coldiretti". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero