Cnel: pubblica amministrazione ancora lenta, ma sul digitale brillano le agenzie fiscali

Cnel: pubblica amministrazione ancora lenta, ma sul digitale brillano le agenzie fiscali
Un'amministrazione pubblica in movimento con punte di eccellenze e situazioni di stallo. È quanto è emerso dalla Relazione 2019 al Parlamento e al...

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Un'amministrazione pubblica in movimento con punte di eccellenze e situazioni di stallo. È quanto è emerso dalla Relazione 2019 al Parlamento e al Governo sui livelli e la qualità dei servizi offerti dalle Pubbliche amministrazioni centrali e locali a imprese e cittadini, realizzata dal Cnel.  Nonostante il graduale diffondersi dei processi di digitalizzazione,l'amministrazione pubblica, risulta però risulta ancora troppo appesantita, come continuano a segnalare gli indicatori della Banca Mondiale da una eccessiva complessità di regole e di procedure. Il livello di digitalizzazione su base locale è, però, medio basso il che rende l'Italia uno Stato che non sfrutta completamente le opportunità fornite dalle tecnologie digitali. Si registra, invece, una situazione opposta per le amministrazioni centrali dello Stato che hanno raggiunto punte di eccellenza e consentono la gestione online della quasi totalità dei procedimenti amministrativi di propria pertinenza: come nel caso dell'Agenzia delle Entrate, l'Inps e l'Agenzia delle Dogane che rappresentano esempi concreti di un'efficace interazione con cittadini e imprese attraverso i propri siti web.


Le agenzie fiscali dunque in Italia sono all'avanguardia e grazie ai portali web si possono effettuare quasi tutte le operazioni. I contribuenti, per esempio, possono accedere ai propri dati fiscali tramite il cassetto fiscale (consultato da circa 30 milioni di contribuenti ogni anno), possono inviare online la propria dichiarazione dei redditi precompilata (nel 2019 lo hanno fatto 3,3 milioni di contribuenti) e presentare istanze come ad esempio è avvenuto per la rottamazione delle cartelle (oltre la metà delle domande sono arrivate tramite i canali online). Nel 2019, inoltre, l’Agenzia delle Entrate guidata da Antonino Maggiore ha lanciato la fatturazione elettronica che va necessariamente redatta utilizzando un pc, un tablet o uno smartphon e deve essere trasmessa elettronicamente al cliente tramite il Sistema di interscambio (Sdi).  Per agevolare la predisposizione e l’invio delle fatture elettroniche tramite Sdi, l’Agenzia rende disponibile ai contribuenti titolari di partita Iva il servizio di generazione del Qr Code: un codice a barre bidimensionale da mostrare al fornitore tramite smartphone, tablet o su carta che permette di acquisire in automatico i dati del cliente.

Un altro esempio: lo scorso anno l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sotto la guida del direttore Benedetto Mineo, ha utilizzato le tecnologie digitali per il potenziamento del contrasto alla ludopatia e al gioco illegale. Per conseguire l’assoluta trasparenza dei dati e consentire monitorare i flussi dei giochi legali sui territori, è stato avviato il programma Smart (Statistiche Monitoraggio e Analisi della Raccolta Territoriale del gioco fisico), un applicativo informatico che permette ai comuni e agli enti territoriali di accedere a tutti i dati ed alle informazioni relative al gioco negli ambiti di loro competenza. Gli enti locali possono anche controllare, come prevede la legge, il rispetto degli orari di funzionamento delle New Slot (AWP) e delle Videolottery (VLT), e irrogare le sanzioni in caso di violazioni.


Altro settore che sta cambiando radicalmente grazie alla digital trasformation è quello del trasporto merci. L’anno scorso, infatti, le Dogane hanno avviato il progetto «Digitalizzazione porti» che riguarda l’implementazione, in maniera progressiva, nei porti e nei nodi logistici italiani di soluzioni che prevedono la completa digitalizzazione delle procedure di imbarco e sbarco, ingresso e uscita dai nodi portuali del controllo sul processo logistico di stoccaggio e controllo merci e del pagamento delle tasse di ancoraggio e di quelle portuali. La digitalizzazione sarà pienamente operativa nei primi due porti (Bari e Ancona) entro giugno 2020 e a regime sull’intero territorio nazionale entro dicembre 2021. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero