Cisl contro lo sciopero generale: «Cgil sbaglia, è una scelta che divide»

Cisl contro lo sciopero generale: «Cgil sbaglia, è una scelta che divide»
«Lo sciopero provclamato per il 5 dicembre è solo della Cgil, l'ha proclamato al Camusso. Noi non ci saremo, non ci pensiamo nemmeno». Lo dice il segretario generale della...

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«Lo sciopero provclamato per il 5 dicembre è solo della Cgil, l'ha proclamato al Camusso. Noi non ci saremo, non ci pensiamo nemmeno». Lo dice il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, a Radio 24.


«Quando sentiamo la Cgil dichiarare lo sciopero generale contro il Jobs act e la manovra, diciamo che noi vogliamo essere interlocutori seri e non vogliamo che queste scelte diventino qualche piccolo patto del Nazareno», ha affermato il leader della Cisl poco più tardi concludendo il consiglio generale Fim, sostenendo che lo sciopero contro il Jobs act è «preventivo» e aggiungendo: «Ricordo riforme pensionistiche e ben altre finanziarie lacrime e sangue di fronte alle quali si è scelto unitariamente di non scioperare».



Scelta che divide. «La Cgil fa le sue scelte, farà il suo sciopero generale. Non è la prima volta che sciopera da sola, non mi sembra un modo per unire il mondo del lavoro. Ancora una volta la Cgil per fare il suo accordo interno ha diviso i lavoratori e le lavoratrici italiane. Questa è la responsabilità che si assume». Così il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan. «La Cisl - ha aggiunto - storicamente non ha mai aderito a scioperi indetti da altre organizzazioni». «Lo sciopero - dice Furlan a margine del Consiglio generale della Fim-Cisl - è l'ultimo strumento per ottenere risultati», sottolineando che la strada privilegiata dalla Cisl è quella «della contrattazione, del confronto, del dialogo, partendo dai problemi del mondo reale».



Decisione solitaria. Rispetto allo sciopero generale indetto dalla Cgil per il 5 dicembre, Furlan ribadisce che «noi non aderiamo», e sottolinea che «quando si vogliono fare le cose unitariamente gli appelli non si lanciano perchè gli altri aderiscano ma per costruire le scelte insieme», come rimarca, si stava facendo nel pubblico impiego. Dopo la manifestazione di sabato si era deciso di proseguire unitariamente la mobilitazione fino allo sciopero della categoria. «Scoprire che un'altra organizzazione da sola decide lo sciopero è un passo indietro rispetto al dialogo tra le organizzazioni sindacali», aggiunge il leader della Cisl, che in vista del tavolo convocato per lunedì 17 dice: «cercheremo di portare a casa tutti i risultati possibili».
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Il Messaggero