Cina, continua crisi immobiliare: indagati alti dirigenti società pubbliche

Cina, continua crisi immobiliare: indagati alti dirigenti società pubbliche
(Teleborsa) - Le autorità cinesi stanno indagando alti dirigenti (ed ex) di tre società immobiliari statali per sospetti illeciti, continuando a tenere alta l'attenzione sulla...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
(Teleborsa) - Le autorità cinesi stanno indagando alti dirigenti (ed ex) di tre società immobiliari statali per sospetti illeciti, continuando a tenere alta l'attenzione sulla crisi immobiliare che sta pesando sull'economia del paese. In annunci separati, le autorità anticorruzione in tre città e province hanno dichiarato di stare indagando su Zhuang Yuekai, Shi Zhen, Tang Yong e Liu Hui.


Tutti e quattro sono sospettati di "gravi violazioni della disciplina e della legge", affermano i comunicati senza ulteriori dettagli. Questa formula è spesso utilizzata per designare atti di corruzione o appropriazione indebita, che però in alcuni casi può anche indicare una mancanza di rispetto per la linea politica del PCC.

Il mercato immobiliare cinese è sotto osservazione da quando Evergrande Group e Kaisa Group, due delle maggiori società di sviluppo immobiliare del paese, sono andate in default per quasi 500 milioni di dollari in obbligazioni offshore lo scorso dicembre. La crisi immobiliare, assieme alla stretta politica "zero COVID" contro la pandemia, ha causato una crescita del PIL di appena lo 0,4% nel secondo trimestre dell'anno.





Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero