Centinaio, Vinitaly conferma ripartenza e primato vino italiano

Centinaio, Vinitaly conferma ripartenza e primato vino italiano
(Teleborsa) - "L'edizione speciale di Vinitaly conferma la ripartenza del vino Made in Italy dopo la pandemia. E' il quadro emerso a Verona è più che positivo". ...

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(Teleborsa) - "L'edizione speciale di Vinitaly conferma la ripartenza del vino Made in Italy dopo la pandemia. E' il quadro emerso a Verona è più che positivo".




Lo afferma il Sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, il Senatore Gian Marco Centinaio. "Il nostro settore vitivinicolo nel 2021 fa registrare livelli record che superano anche i risultati raggiunti nel periodo pre Covid - continua Centinaio. Aumentano anche i consumi interni e familiari. E si conferma soprattutto l'apprezzamento dei nostri vini all'estero con le esportazioni cresciute in questa prima parte dell'anno di oltre il 15% e con la prospettiva di chiudere il 2021 raggiungendo per la prima volta la quota di 7 miliardi".

Centinaio ha sottolineato che "la voglia di vino italiano nel mondo fa aumentare anche i casi di imitazione. Bene dunque la firma da parte del ministro dello Sviluppo economico del decreto di nomina dei membri del Consiglio nazionale per la lotta alla contraffazione e all'Italian sounding, un fenomeno che sottrae ingenti risorse ogni anno alla nostra economia e che il Governo è impegnato a contrastare. Il vino è una nostra eccellenza, il nostro migliore ambasciatore nel mondo ed è espressione dei nostri territori come nel caso del Prosecco le cui colline sono state anche riconosciute patrimonio Unesco".

"Per questo - prosegue il sottosegretario, che ha la delega al settore - ci batteremo in Europa per fermare tentativi di istituzionalizzare l'Italian sounding, come nel caso del Prosek croato, e in generale per difendere tutte le nostre Dop Igp. Infine, pur essendo d'accordo sulla necessità di tutelare la salute dei cittadini europei e italiani - conclude Centinaio - la soluzione non può essere rappresentata da health warnings in etichetta, ma va piuttosto favorita una corretta educazione e informazione dei consumatori per un consumo moderato e responsabile". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero