Cavit approva il bilancio 2021-2022 dopo due anni “fuori dell’ordinario”

Cavit approva il bilancio 2021-2022 dopo due anni “fuori dell’ordinario”
Si è riunita il 25 novembre, presso il Centro Congressi di Riva del Garda, l’assemblea annuale dei Soci Cavit che ha approvato il bilancio consolidato del Gruppo per...

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Si è riunita il 25 novembre, presso il Centro Congressi di Riva del Garda, l’assemblea annuale dei Soci Cavit che ha approvato il bilancio consolidato del Gruppo per l’esercizio 2021–2022, chiusosi a maggio 2022. 

Come noto, il Gruppo Cavit è oggi composto dal Consorzio Cavit Sc cui fanno capo le società Cesarini Sforza SpA, Casa Girelli SpA e GLV Srl (quest’ultima all’80%) acquisite nel dicembre 2019, oltre che la società tedesca Kessler Sekt & Co KG controllata al 50,1%.

Nel corso dell’assemblea è stata espressa unanime soddisfazione da parte dei Soci per il livello apprezzabile delle remunerazioni, oltre che per la qualità del servizio ricevuto in termini di consulenza e assistenza agronomica e viticola, che rappresentano un chiaro valore per il sistema trentino delle Cantine sociali.

Cavit, il bilancio 2021-2022

Dopo due anni “fuori dell’ordinario” per l’economia globale, dove Cavit ha beneficiato degli effetti della pandemia sulla crescita dei consumi di vino in casa, il Gruppo registra un consolidamento del fatturato che si assesta su quota 264,8 milioni di euro, in flessione del 2,3% rispetto al forte aumento registrato nell’esercizio precedente. È da notare che il trend rispetto al periodo pre-covid risulta in decisa crescita costante (+26,3% esercizio 2021/2022 vs esercizio 2019/2020).

In linea con le previsioni di budget, la lieve flessione di fatturato ha riguardato innanzitutto la società Cavit Sc, segnata dal progressivo assestamento post-pandemia (con un ritorno dei consumi fuori casa e una conseguente contrazione di quelli in casa), dal ridimensionamento del balzo in avanti registrato in epoca covid dal mercato NordAmericano e dall’impatto sul bilancio dei primi 5 mesi del 2022 contraddistinti da una grave e generalizzata pressione dei costi.

Lorenzo Libera, presidente Cavit

 

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Il Messaggero