(Teleborsa) - "In questo Paese non c'è più il costo storico per la spesa sociale dei Comuni, ma i costi standard. Lo abbiamo finalmente realizzato, anche se non è stato...
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"Questo significa - ha aggiunto - che le risorse che arrivano ai Comuni per i servizi sociali, dagli asili nido, ai servizi per la disabilità, a quelle per gli anziani, dal 2021 sono erogate sulla base di quanto è realmente necessario e non di un dato storico.
Questo comporta che abbiamo messo risorse importanti che aumentano, in maniera strutturale, e che premettono a voi, ed a realtà come la vostra, di poter programmare, per sempre, l'aumento di servizi e di prestazioni insieme agli enti locali. Si traduce di maggior lavoro e quindi maggiore occupazione per le attività che si occupano di servizi sociali".
"Stiamo parlando di molte risorse - ha concluso il Vice Ministro dell'Economia - e non è una cosa che si fa one shot, ma che cambia la faccia del Paese. In Legge di Bilancio ci sarà, infatti, una misura che, anche in questo caso, ho fortemente voluto e prevede l'estensione dello stesso processo a Province e Città metropolitane, quindi scuole e strade e tutti i servizi collegati. Passando dal costo storico alla spesa standard diamo l'opportunità di programmare, e vi assicuro che non è poco". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero