Caso J&J, nuova tegola sul piano vaccini. Slittano consegne in Europa

Caso J&J, nuova tegola sul piano vaccini. Slittano consegne in Europa
(Teleborsa) - Rischia una nuova battuta d'arresto il piano vaccini che, disegnato sulla carta secondo tappe ben definite, nella realtà dei fatti deve scontrarsi con più di...

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(Teleborsa) - Rischia una nuova battuta d'arresto il piano vaccini che, disegnato sulla carta secondo tappe ben definite, nella realtà dei fatti deve scontrarsi con più di qualche ostacolo non previsto. Come ad esempio quello arrivato ieri dagli Stati Uniti dove è questione di ore la sospensione del vaccino Johnson&Johnson. Lo affermano il Cdc e la Fda, le autorità sanitarie americane.


La Food and Drug Administration e i Centers for Disease Control smetteranno infatti di usare il vaccino nei siti federali e solleciteranno gli Stati a fare lo stesso in attesa delle indagini sui problemi di sicurezza. Lo stop è legato a sei casi (donne di età compresa tra i 18 e i 48 anni negli Usa che hanno sviluppato una malattia rara che coinvolge coaguli di sangue nelle due settimane successive alla vaccinazione.

Intanto la Johnson & Johnson, che ha consegnato ieri le sue dosi di vaccino anti-Covid anche in Europa, precisa di aver deciso di "ritardare il lancio" del proprio farmaco nel Vecchio Continente, "in un'ottica di trasparenza e in attesa delle valutazioni delle autorità sanitarie europee". "Stiamo rivedendo questi casi con le autorità europee e abbiamo deciso in via proattiva di ritardare le consegne all'Europa", chiarisce Johnson&Johnson.

Pragmatico, intanto, Anthony Fauci, il super esperto americano in malattie infettive: "I problemi dai vaccini Johnson & Johnson sono un evento estremamente raro. Ce ne sono stati sei su 6,85 milioni di dosi somministrate, il che vuole dire meno di uno su un milione"

Guardando in casa nostra, temporeggia il ministro della Salute, Roberto Speranza: "Valuteremo nei prossimi giorni, appena Ema e gli Usa ci daranno notizie più definitive, quale sarà la strada migliore ma io penso che anche questo vaccino dovrà essere utilizzato perchè è un vaccino importante. Le Regioni - ha poi sottolineato - devono stare a questa impostazione perchè chi è più anziano rischia di perdere la vita"


Anche il direttore generale dell' Aifa, Nicola Magrini, assicura che "il vaccino J&J è altamente sicuro con rapporto rischio beneficio chiaramente favorevole come è stato dimostrato dagli studi" ma " ci sono molte similitudini con il vaccino Astrazeneca, le limitazioni sono quindi possibili e ragionevoli e sara' probabilmente la direzione verso la quale ci si muoverà tutti assieme. I dati parlano di rarissimi eventi, 6 casi su 7 milioni di vaccini, non modifica il rapporto beneficio rischio di questo farmaco è una pausa di grande cautela, forse eccessiva in fase pandemica".
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Il Messaggero