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Gli unici a stare veramente tranquilli ancora per un po’ sono i contribuenti che dovrebbero pagare le rate della rottamazione ter e quelle del “Saldo e Stralcio”. Sul filo di lana, a poche ore dalla scadenza della moratoria fissata al 28 febbraio scorso per i pagamenti, il ministero dell’Economia ha emesso un “comunicato legge” per annunciare un nuovo rinvio. Fino a quando non è noto, la nuova scadenza deve essere ancora decisa anche se si parla di un mese o massimo due.
Rottamazione, rate in scadenza rinviate. Saldo e stralcio per cartelle sotto i 5mila euro
Interessati 1,2 milioni di contribuenti
Senza una nuova proroga dal primo marzo si sarebbero dovute pagare tutte le rate del 2020 ancora non versate perché sospese oltre alla prima rata del 2021. Sono interessati circa 1,2 milioni di contribuenti. Dal Mef assicurano: il rinvio della proroga è in preparazione, nel frattempo non scatterà nessuna sanzione. Il nuovo provvedimento di rinvio - spiega la “comunicazione legge” del Mef - entrerà in vigore successivamente al primo marzo 2021 e «i pagamenti, anche se non intervenuti entro tale data, saranno considerati tempestivi purché effettuati nei limiti del differimento che sarà disposto».
Il nodo cartelle esattoriali
Resta invece il pericolo cartelle esattoriali e notifiche varie: negli scaffali dell’Agenzia delle Entrate- Riscossione sono circa 54 milioni gli atti bloccati dallo stop deciso a seguito della pandemia e ora pronti a essere inviati. Le prime notifiche sarebbero dovute partire dal primo marzo, ma in realtà è ancora tutto in stand-by, perché anche su questo fronte potrebbero arrivare novità. All’interno dell’ampio schieramento politico che appoggia il governo Draghi aumentano le pressioni per varare una mini-sanatoria.
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Cartelle esattoriali, cosa fare
Intanto, se qualcuno dovesse trovare una cartella nella propria casella postale, niente panico: c’è tempo fino a 60 giorni per il pagamento, ed entro lo stesso arco di tempo si può chiedere con una semplice domanda la rateizzazione fino a 72 rate (e se ne possono saltare fino a 10 senza decadere dal piano). Lo ha stabilito il decreto Ristori per le cartelle fino a centomila euro; per gli importi superiori la richiesta di rateizzazione (che può arrivare smpre fino a 72 rate) deve essere presentata con una documentazione che attesti la difficoltà economica.
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