Caro bollette intacca risparmio famiglie. Servono politiche fiscali mirate

Caro bollette intacca risparmio famiglie. Servono politiche fiscali mirate
(Teleborsa) - L'energia è un bene di consumo necessario e l'aumento del prezzo comprime i consumi, costringendo le famiglie ad intaccare i loro risparmi nel beve periodo. C'è...

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(Teleborsa) - L'energia è un bene di consumo necessario e l'aumento del prezzo comprime i consumi, costringendo le famiglie ad intaccare i loro risparmi nel beve periodo. C'è bisogno allora di politiche fiscali "mirate" per attutire l'impatto dell'ìimpennata del costo dell'energia e, soprattutto, evitare che il peso si scarichi soprattutto sulle famiglie meno abbienti.


E' quanto emerge da una analisi della BCE in anticipazione rispetto alla pubblicazione del consueto bollettino economico mensile. L'esposizione delle famiglie alle fluttuazioni dei prezzi dell'energia diminuisce all'aumentare del reddito - spiega l'Eurotower - e quindi appaiono maggiormente esposte alla crescita dei prezzi energetici le famiglie più povere.

Dal momento che il consumo di energia risponde ai bisogni primari, ai quali le famiglie non possono rinunciare del tutto, la domanda di energia tende a non essere elastica rispetto ai prezzi nel breve periodo e le famiglie soddisfano i loro bisogni rivedendo i loro piani di risparmio e riallocando la spesa.

La misura in cui le famiglie devono ricorrere a una di queste strategie di riallocazione dipende dalla loro esposizione al repricing dell'energia. La quota del reddito mensile delle famiglie che va sulle utenze e sui servizi di trasporto (bollette energia e gas, carburanti, riscaldamento ecc) è un indicatore approssimativo della loro esposizione a una variazione del prezzo dell'energia. Tale esposizione differisce ampiamente tra i gruppi di reddito, attestandosi a quasi il 35% per il quintile più basso ma inferiore al 10% per il quintile più alto. Pertanto, gli effetti distributivi di un aumento dei prezzi dell'energia sono considerevoli, con le famiglie a basso reddito che affrontano quasi quattro volte l'impatto che subiscono le famiglie nel quintile più alto della distribuzione del reddito.

Ne deriva che le famiglie attingono dai loro risparmi per attutire l'impatto che i prezzi più elevati dell'energia hanno sui consumi. L'evidenza empirica conferma che, almeno nel breve periodo, le famiglie riducono sostanzialmente i loro rapporti di risparmio per far fronte all'aumento della spesa per l'energia e che tale riduzione è circa cinque o sei volte maggiore per le famiglie nel quintile più basso della distribuzione del reddito rispetto a quelli del quintile superiore. Dunque, l'aumento dei prezzi dell'energia ha implicazioni distributive significative


Di qui la necessità di misure di politica fiscale mirate, che vadano a favore delle famiglie a basso reddito con alti livelli di esposizione, poiché queste tendono a subire notevoli difficoltà finanziarie quando la spesa energetica aumenta in modo imprevisto e rispondono a tali shock riducendo i risparmi o ritardando i pagamenti.

(Foto: © Andrii Yalanskyi | 123RF) Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero