(Teleborsa) - Prosegue l'ondata di rincari nel settore dei carburanti che, complice il Ponte di Ognissanti, sono lievitati su nuovi massimi a 1,749 euro al litro la benzina, 1,613...
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Una crescita senza sosta che, secondo Assoutenti, rischia di determinare una "gelata" sui consumi di Natale. Il Presidente Furio Truzzi, ricordando che il caro-benzina "determina maggiori costi in capo a industrie e imprese, causa aumenti dei prezzi al dettaglio e ha ripercussioni sull'inflazione", sollecita "un intervento del Governo perché, senza misure per contenere la crescita dei prezzi, il potere d'acquisto dei cittadini subirà un duro contraccolpo e le conseguenze si faranno sentire direttamente sui consumi di Natale, che potrebbero subire un drastico taglio". Fra le proposte di Assoutenti il taglio di IVA e accise.
Per l'Unione Nazionale Consumatori (UNC), si tratta di una "speculazione bella e buona" perpetrata per il weekend di Ognissanti, specie se si considera il rialzo che c'è già stato nel mese di ottobre. Il Presidente di UNC Massimiliano Dona sottolinea che in appena 4 settimane un pieno di benzina da 50 litri costa 3 euro e 12 cent in più, uno di gasolio 3 euro e 82 cent in più. Dall'inizio dell'anno, un pieno da 50 litri costa 15 euro e 39 cent in più per la benzina e 14 euro e 70 cent per il gasolio, con un rialzo, rispettivamente, del 21,3 e 22,3%. Su base annua è pari a un rincaro ad autovettura pari a 369 euro all'anno per la benzina e 353 euro per il gasolio" prosegue Dona.
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Il Messaggero