Dal canone Rai in bolletta un tesoretto di 500 milioni: serviranno per ridurre tasse

Dal canone Rai in bolletta un tesoretto di 500 milioni: serviranno per ridurre tasse
Dal recupero dell'evasione del canone Rai grazie al suo inserimento nella bolletta elettrica si stima possa derivare un «tesoretto» di 500 milioni di euro. ...

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Dal recupero dell'evasione del canone Rai grazie al suo inserimento nella bolletta elettrica si stima possa derivare un «tesoretto» di 500 milioni di euro.




Con il nuovo sistema di riscossione, infatti, salirebbero a 2,2 miliardi gli introiti della tassa, rispetto agli 1,7 miliardi del 2015. Tale «tesoretto», che in un primo momento sembrava destinato ad essere utilizzato per una diminuzione della pubblicità sulla tv pubblica, per le tv locali o per il Fondo per l'editoria, sarebbe invece utilizzato - secondo quanto si apprende - per la riduzione della pressione fiscale. Già lo scorso anno, tra le polemiche, la Rai contribuì con 150 milioni di euro a sostenere l'operazione «80 euro». Poi, con la legge di stabilità dello scorso anno, fu decisa una riduzione strutturale del 5% dei trasferimenti alla tv pubblica.



​«Rimane l'impianto della normativa in vigore. È il possesso di un televisore il requisito per il pagamento del canone, non degli altri device. Nella norma abbiamo solo aggiunto una presunzione del possesso del televisore che è il contratto di fornitura elettrica». Lo ha detto il sottosegretario Antonello Giacomelli a 24 Mattino.



«Non cambia nulla rispetto alla normativa attuale, almeno per il momento. Per il futuro vedremo», ha proseguito Giacomelli, precisando che anche chi possiede la radio sarà tenuto al pagamento del canone, mentre «sono esclusi computer, tablet e smartphone». «Secondo i dati Istat - ha sottolineato - il 97% degli italiani possiede un televisore. Eppure questo non emerge dai dati sul pagamento del canone». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero