Cannabis terapeutica pronta per Piazza Affari, atteso ok Borsa a fondo di settore

Cannabis terapeutica pronta per Piazza Affari, atteso ok Borsa a fondo di settore
La cannabis terapeutica è pronta a sbarcare in Piazza Affari: già presente da gennaio sul mercato di Londra e Francoforte, il primo fondo del settore a...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La cannabis terapeutica è pronta a sbarcare in Piazza Affari: già presente da gennaio sul mercato di Londra e Francoforte, il primo fondo del settore a quotarsi in Europa, il Medical Cannabis and Wellness Ucits Etf (Cbdx la sigla) è in attesa del via libera di Borsa Italiana per essere negoziato anche in Italia.


La richiesta è stata presentata in contemporanea con quelle per l'Inghilterra e la Germania, dove l'Etf ha esordito nel listino rispettivamente il 22 ed il 14 gennaio. Promosso dalla canadese Purpose Investments, compagnia canadese di asset management pioniera nel mondo della finanza in erba, il fondo di investimento è il primo Etf dedicato alla cannabis in Europa ed è composto da un sottostante di tutte società quotate che fanno business nel settore: dai produttori e fornitori di cannabis terapeutica, ai fornitori di attrezzature idroponiche, aziende di prodotti di consumo a base di cannabis terapeutica, aziende attive nella locazione di strutture per i coltivatori di ad aziende che investono in particolare in cannabis terapeutica.


«Speriamo che l'Etf possa essere quotato a breve anche su Borsa Italiana ma al momento non abbiamo ancora una data», spiegano da Haneft, il gestore del fondo, precisando di aver dedicato un «notevole tempo e impegno per arrivare a una solida base legale per tutte le parti coinvolte, i legislatori, i service provider, le Borse». Il sottostante in marijuana infatti su molte piazze non è così automatico da digerire sia per le autorità che per gli investitori. Oltreoceano la famiglia di prodotti finanziari legati al mondo della cannabis è decisamente prolifera, ma molto meno in Europa anche se l'attenzione continua a crescere nonostante la forte volatilità nell'ultimo anno dei titoli di settore, dettata soprattutto dalle incertezze della legislazione in materia nei vari Paesi. In Canada e Usa i titoli delle 'marijuana big' hanno registrato sensibili perdite nell'ultimo anno e si guarda con grande attenzione alle prossime elezioni Usa per capire che aria tirerà per il settore. Ma intanto il trend della liberalizzazione va avanti in molti Paesi e il mercato cresce a doppia cifra: secondo i dati di Markets and Markets, nel 2018 il business della cannabis valeva a livello globale 10,3 miliardi di dollari, con una previsione di crescita a 39,4 miliardi al 2023 e un incremento annuale del 30,7%. In Europa al momento sono 28 i Paesi ad avere normative di qualche tipo sulla cannabis terapeutica, con il Regno Unito che è il più grande produttore ed esportatore di cannabis per uso terapeutico al mondo.

  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero