(Teleborsa) - Prosegue la svalutazione dello Yuan sui mercati internazionali, di riflesso ai nuovi scenari relativi alla politica monetaria ed alla crescita economica. ...
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La Cina infatti sembra per ora la più penalizzata dalla guerra commerciale dichiarata da Trump, con riflessi pesanti sulla crescita economica, mentre resta aperta la possibilità che il Presidente USA possa andare avanti con una guerra valutaria, esercitando pressioni per un deprezzamento del dollaro.
Oggi si apre il meeting delle banche centrali a Jackson Hole, un appuntamento consueto di fine estate, che quest'anno assume contorni particolari, in vista della riunione della Fed di settembre. Il Presidente della banca centrale USA, Jerome Powell, potrebbe chiarire se in quell'occasione ci sarà un nuovo taglio dei tassi o no.
Frattanto, il cambio dello yuan si è portato su minimi da 11 anni e mezzo a 7,0992 contro dollaro, mentre il fixing giornaliero della banca centrale cinese ha indicato un valore di 7,0572 USD. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero