Sfuma il rimbalzo delle Borse europee dopo il venerdì nero della Brexit costato all'indice milanese un calo del 12%, il peggior ribasso nella storia del listino....
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Apertura in forte calo per Wall Street col Dow Jones che scivola di oltre 150 punti perdendo l'1,10% e il Nasdaq che cede l'1,09%. Male anche l'indice S%P500 che perde l'1,03%.
La Borsa di Milano è peggiorata con l'avvio in discesa di Wall Street, mentre affondano le banche. Raffica di sospensioni. Piazza Affari chiude in netto calo e l'Ftse Mib perde il 3,94% scivolando a 15.103 punti. Mps sospesa cede il 12,7% teorico, Mediobanca va giù del 12,5%, Intesa dell'11,8%, Azimut sospesa perde il 10,1%, Yoox lascia il 10,3%
Anche le Borse europee chiudono in forte calo. Londra perde il 2,55% con l'indice Ftse 100 che scivola a 5.982. Francoforte lascia il 3,02% con l'indice Dax a 9.268 punti. Parigi perde il 2,97% con il Cac 40 a 3.984 punti.
Ancora in calo la sterlina, dopo il tracollo di venerdì. La divisa britannica è scesa a quota 1,31 contro il dollaro, ai minimi da oltre 30 anni. Il cambio vale ora 1,3155 dollari, con un ribasso del 3,83%.
Le Borse europee hanno mandato in fumo altri 282 miliardi di euro: a tanto ammonta la capitalizzazione di mercato persa nel Vecchio Continente, considerando un calo del 4,10% dell'indice paneuropeo Stoxx Europe 600 che valeva oltre 6.869 miliardi venerdì.
Resta in crescita l'oro (+0,57% a 1.327 dollari l'oncia), considerato un bene rifugio in momenti di crisi.
Risalgono invece i listini orientali, Tokyo chiude con un +2,39%, mentre Shanghai guadagna l'1,45%. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero