Brembo, Bombassei: «Pronti a scendere sotto il 50% in caso di acquisizioni e fusioni»

Alberto Bombassei
Ci sarà sempre più Cina nel futuro di Brembo. Ma Alberto Bombassei, presidente e azionista di riferimento di Brembo con il 53%, non esclude nemmeno «operazioni...

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Ci sarà sempre più Cina nel futuro di Brembo. Ma Alberto Bombassei, presidente e azionista di riferimento di Brembo con il 53%, non esclude nemmeno «operazioni di acquisizione o fusione». Anche «a costo di sacrificare il controllo assoluto» della società» ma «senza rinunciare al controllo gestionale». Lo ha detto incontrando i giornalisti prima dell’inaugurazione del nuovo stabilimento produttivo per la produzione di pinze freno in alluminio. a Nanchino, il terzo di Brembo in Cina. Si tratta di un investimento da 100 milioni di euro che integra lo stabilimento per la produzione di dischi freno aperto sette anni fa. «Crescere è nel Dna di Brembo», ha spiegato il patron del gruppo. «In questi anno lo abbiamo fatto aprendo i nostri stabilimenti nei vari mercati. Oggi, oltre a quello, dobbiamo riuscire a «irrobustirci» ha detto Bombassei, che ha anche confermato l’interesse avuto dal gruppo per Magneti Marelli, venduta a ottobre da Fca alla società di automotive giapponese Calsonic Kansei per 6,2 miliardi di euro. «Sfuggita una “bella donna” non vogliamo rimanere single, continuiamo cercare un altro tentativo di acquisizione», ha detto Bombassei con una battuta. Dunque «non escludiamo operazioni di acquisizione o di fusione». La Cina è un mercato fondamentale per il nostro sviluppo. Fa parte di una strategia globale, finalizzata a migliorare il nostro posizionamento e ad aumentare la nostra dimensione». Perchè il consolidamento dell’automotive industry non riguarda soltanto i carmakers. «Riguarda anche i produttori di componentistica». E dunque Brembo è pronta a mettersi in gioco.
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Il Messaggero