Chiusura contrastata per le Borse europee, nonostante l'annuncio a sorpresa delle trattative tra Fca e Psa Peugeot per un'aggregazione tra i due gruppi auto. I listini del...
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Sono andate bene Parigi e Londra, mentre hanno perso quota gli altri indici europei. Milano ha perso lo 0,15%, mentre lo spread è rimasto stabile in area 143 punti, nel giorno in cui il Tesoro ha collocato con successo Btp a cinque e dieci anni, anche se a tassi lievemente saliti. A Piazza Affari Fca ha catalizzato l'attenzione nell'attesa di novità sull'operazione di fusione con Psa Peugeot, che darebbe origine a uno dei maggiori gruppi al mondo nel comparto dell'auto. I titoli di Fca sono volati quasi del 10%, mentre quelli di Peugeot hanno fatto un pò peggio. Sono però scivolate le Renault, visto che a questo punto è definitivamente tramontata l'ipotesi di un asse tra il gruppo della losanga e quello italo-americano. A Milano sono andate male le banche, sulla scia del settore europeo. In coda al Ftse Mib Pirelli, che ha perso il 10,67%, pagando dazio all'annuncio del rinvio della presentazione del piano industriale, da dicembre 2019 a inizio 2020. In più non hanno entusiasmato nemmeno i conti dei primi nove mesi, con i margini giudicati deludenti. Sul fronte dei cambi, l'euro resta sopra quota 1,11 dollari nell'attesa del verdetto della Fed: passa di mano a 1,1120 dollari (1,1115 ieri). La moneta unica, inoltre, vale 121,09 yen (da 120,98 yen), mentre il rapporto dollaro/yen è pari a 108,88 (da 108,83). È in calo il petrolo: il Wti contratto di dicembre si attesta a 54,73 dollari al barile, in calo dell'1,4%. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero