Borse europee chiudono in negativo

Borse europee chiudono in negativo
Chiusura debole per le Borse europee, spinte in rosso dalle vendite sui settori banche, auto e materie prime. Il Ftse Mib ha perso l'1,01% in linea con il Cac40 a Parigi...

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Chiusura debole per le Borse europee, spinte in rosso dalle vendite sui settori banche, auto e materie prime. Il Ftse Mib ha perso l'1,01% in linea con il Cac40 a Parigi (-1,05%) e il Dax30 a Francoforte (-1,01%). Pesano sull'andamento dei mercati le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, dopo che una delegazione cinese ha accorciato la sua visita negli Usa, rientrando prima del previsto nel Paese asiatico. In questo contesto si inseriscono i dati poco incoraggianti sull'economia tedesca. L'indice Pmi manifatturiero della Germania per il mese di settembre è sceso a 41,4 punti e quello composito a 49,1 punti.  In questo contesto, oggi dal Regno Unito è arrivata la notizia del fallimento dello storico gruppo del turismo Thomas Cook, che ha alle spalle 178 anni di vita e rischia di bruciare 22mila posti di lavoro. Il gruppo ha chiesto la sospensione dei titoli quotati a Londra.


A Piazza Affari, protagonista in negativo della seduta è stata Juventus (-4,75%), che venerdì dopo la chiusura dei mercati ha annunciato i risultati dell'esercizio 2018-2019, chiuso in perdita per 40 milioni di euro, e un aumento di capitale da 300 milioni. La controllante Exor (-3,33%) si è impegnata a partecipare per la quota di sua competenza, pari a 190 milioni di euro. Sul fronte dei cambi, le notizie dalla Germania hanno contribuito a indebolire l'euro, sceso sotto 1,10 dollari. In chiusura dei mercati europei, la moneta unica passa di mano a 1,0996 dollari (1,1014 in avvio e 1,1053 venerdì sera), e a 118,173 yen (118,67 e 118,75), quando il biglietto verde vale 107,469 yen (107,74 e 107,94). Infine, il prezzo del petrolio sale, con il contratto sul Wti consegna Novembre in progresso dello 0,2% a 58,21 dollari al barile, quando quello sul Brent del Mare del Nord di pari scadenza è quasi invariato a 64,29 dollari al barile. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero