Borse europee euforiche dopo la BCE

Borse europee euforiche dopo la BCE
(Teleborsa) - Le principali borse europee brindano alla fine del quantitative easing, che avverrà a fine 2018 se le statistiche sull'inflazione continueranno a...

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(Teleborsa) - Le principali borse europee brindano alla fine del quantitative easing, che avverrà a fine 2018 se le statistiche sull'inflazione continueranno a confermare una convergenza verso il target della Banca Centrale Europea del 2%. Lo ha annunciato il governatore della BCE, Mario Draghi, nella conferenza stampa successiva alla decisione del Consiglio di lasciare invariati i tassi d'interesse almeno fino alla fine dell'estate 2019. I segnali positivi provenienti dall'economia sembrano aver convinto i membri del Board, che hanno preso tutte queste decisioni all'unanimità, spingendo gli investitori a credere che la ripresa economica è ormai in atto. Buone nuove sono giunte anche dagli Stati Uniti, con la Fed che ha alzato di un quarto di punto il costo del denaro.


Si deprezza l'euro, con il cambio Euro / Dollaro USA che accusa una flessione dell'1,35%. L'Oro mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,51%. Sessione debole per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia con un calo dello 0,23%.

Retrocede di poco lo spread, che raggiunge quota 230 punti base, mostrando un piccolo calo di 3 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 2,74%.

Tra i mercati del Vecchio Continente svetta Francoforte che segna un importante progresso dell'1,68%, Londra avanza dello 0,81% mentre Parigi mostra un incremento dell'1,39%.

Segno più in chiusura per il listino italiano, con il FTSE MIB in aumento dell'1,22%.

In Borsa di Milano, il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,41 miliardi di euro, restando invariato rispetto alla seduta precedente; i contratti si sono attestati a 253.390, rispetto ai precedenti 257.462, mentre i volumi scambiati sono passati da 0,9 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,91 miliardi.

223 sono le azioni scambiate: tra queste, 67 titoli hanno chiuso in rosso, mentre 143 azioni hanno terminato in territorio positivo. Invariate le altre 13 azioni del listino milanese.

Risultato positivo a Piazza Affari per i settori AUTOMOTIVE (+2,49%), TECNOLOGIA (+2,05%) e OIL & GAS (+1,97%).

In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Prysmian (+5,76%), Ferrari (+3,67%), Saipem (+2,75%) e Poste Italiane (+2,36%). Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Unicredit, che ha chiuso con una flessione dell'1,20%. Sotto pressione Mediobanca, che accusa un calo dell'1,02%. Sottotono Ferragamo che mostra una limatura dello 0,52%.


In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, doBank (+6,00%), Salini Impregilo (+4,43%), Credem (+2,77%) e Geox (+2,62%). I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Cementir, che ha archiviato la seduta a con un -2,44%. Scivola Tod's, con uno svantaggio dell'1,23%. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero