Borse europee chiudono positive, ottimismo su possibili cure contro il coronavirus

Borse europee chiudono positive, ottimismo su possibili cure contro il coronavirus
L'ottimismo sulle possibili cure contro il coronavirus ha spinto al rialzo le Borse europee (Parigi +0,99%, Francoforte +1,5%, Madrid +1,55% e Londra +0,6). Piazza Affari...

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L'ottimismo sulle possibili cure contro il coronavirus ha spinto al rialzo le Borse europee (Parigi +0,99%, Francoforte +1,5%, Madrid +1,55% e Londra +0,6). Piazza Affari (+1,64%), tornata ai livelli pre-virus e sopra quota 24.000 punti, è stata la migliore e si è riportata a valori che non si vedevano da metà maggio 2018. Dalla Gran Bretagna sono giunte indicazioni positive per la messa a punto del vaccino, mentre un'equipe cinese avrebbe individuato due farmaci che negli esperimenti sulle cellule in vitro hanno mostrato di poter inibire il virus. L'Oms ha comunque invitato alla cautela, spiegando che non ci sono ancora terapie efficaci. In generale, sono andati bene i titoli dei comparti che in precedenza erano stati penalizzati dall'allarme sanitario e dall'esposizione alla Cina, ovvero industriali, tecnologici e auto.


A Piazza Affari la migliore è Pirelli (+5,6%), per altro sostenuta dalle indicazioni sul mercato degli pneumatici che mostrano un trend in miglioramento. A passo rapido anche Saipem (+4,0%), trainata dal rally del petrolio (+3,39% il Wti a 51,26 dollari al barile, +3,2% il Brent a 55,71 dollari). Oltre all'attenuarsi dei timori sul virus cinese, incide la possibilità che i Paesi Opec e gli altri esportatori taglino ulteriormente la produzione per sostenere i prezzi alla luce di una contrazione delle domanda. Tra le migliori anche St (+2,7%), che snobba la revisione al ribasso delle previsioni 2020 dell'asiatica Foxconn, principale partner di Apple, e Intesa Sanpaolo (+4,1%), che prosegue la corsa al rialzo dopo la trimestrale accolta con favore dagli analisti, in particolare quelli di Citigroup che hanno alzato il rating da «neutral» a «buy». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero