Borse giù, affonda Piazza Affari: -5%. Raffica di sospensioni, crollano ancora le banche

La Borsa di Milano chiude la giornata di nuovo in pesante calo, zavorrata dal crollo delle banche e dalla continua discesa del greggio. Sul listino milanese l'indice guida...

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La Borsa di Milano chiude la giornata di nuovo in pesante calo, zavorrata dal crollo delle banche e dalla continua discesa del greggio. Sul listino milanese l'indice guida Ftse Mib perde il 4,8%. Molto negative anche le altre principali piazze europee: Londra e Parigi perdono oltre tre punti percentuali, mentre Francoforte poco meno. Male, in mattinata, Tokyo che ha che ha ceduto oltre il 3%. 


L'indice delle blue chips milanesi non perdeva tanto dal 5 gennaio del 2015 (-4,92%), mentre nell'ottobre del 2008
era riuscito a cedere l'8% e l'11 settembre 2011 il 7,57%. Da inizio anno l'indice milanese è sotto del 16,11% e si è quindi mangiato il rialzo dell'intero 2015 (+13%).

Il crollo del petrolio, con il brent Wti contratto con scadenza marzo scambiato a 28,16 dollari al barile in ribasso del 4,7%, il calo di Wall Street e il timore per il rallentamento dell'economia globale hanno provocato un forte scossone dei listini europei. Grandinata di sospensioni per eccesso di ribasso sul listino milanese, tra i peggiori in Europa. 

A destare preoccupazione, però, è stata soprattutto Mps che ha accusato un tonfo del 22,2% a 0,51 euro, con la capitalizzazione di mercato calata ormai a meno di 1,5 miliardi di euro, il valore più basso tra le società dell'indice guida Ftse Mib. Il tracollo è avvenuto nonostante sia ancora in vigore il divieto delle vendite allo scoperto imposto da Consob. Le rassicurazioni dell'amministratore delegato, Fabrizio Viola, sulla solidità della banca, sono valse a poco e non hanno arginato la raffica di vendite che si è abbattuta sull'istituto. 

Comunque sono state travolte dalle vendite anche le azioni del Banco Popolare (-10,8%), e delle big Unicredit (-7,7%)e Intesa Sanpaolo (-5,5%). Sono inoltre sprofondate del 12% le Saipem (-10,4%), risentendo sia delle quotazioni del greggio, sia della prospettiva che stia per partire l'aumento di capitale da 3,5 miliardi. Secondo Il Sole 24 Ore domani si riunirà il cda della società per fissare le condizioni dell'operazione. 











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Il Messaggero