Virano al ribasso le principali Borse europee dopo la conferenza stampa di Mario Draghi al termine del Consiglio direttivo della BCE, che ha lasciato invariato il costo...
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Oggi l'indice principale di Milano è stato trascinato dalle popolari, in particolare da Bper (+3,2% sulla scia dell'interesse di fondi Usa per le sue sofferenze). In coda al listino invece le utility con Snam (-4%), che ripiega dai massimi storici dopo i downgrade di Citi e Ubs, e Terna (-2,1%) mentre Ferragamo (-2,6%) sconta le crescenti preoccupazioni degli analisti sull'andamento delle aziende del lusso nel primo trimestre. Fuori dal listino principale Rcs chiude a +4,7% in attesa della trimestrale che verrà esaminata stasera dal cda e, soprattutto, di possibili novità sull'Ops di Cairo. Sul mercato valutario l'euro quota 1,13 dollari (da 1,1323 ieri in chiusura) e 123,7 yen (da 123,93). Dollaro/yen a 109,47 (da 109,44). Ritraccia il petrolio con il Wti che cede l'1,6% a 43,47 dollari.
Lieve aumento per l'Euro / Dollaro USA, che mostra un rialzo dello 0,36%. L'Oro, in aumento (+1,14%), raggiunge 1.256,2 dollari l'oncia. Vendite diffuse sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua la giornata a 43,6 dollari per barile. Retrocede di poco lo spread, che raggiunge quota 122 punti base, mostrando un piccolo calo di 2 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta all'1,46%.
Tra i mercati del Vecchio Continente, debole Francoforte, che registra una flessione dello 0,44%, in rosso Londra, che evidenzia un ribasso dello 0,86%, giù Parigi, evidenziando un decremento dello 0,57%. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero