Atene, la borsa riapre dopo un mese di stop e crolla: chiude a -16%. Titoli a picco

Atene, la borsa riapre dopo un mese di stop e crolla: chiude a -16%. Titoli a picco
Crollo per la Borsa di Atene il primo giorno di contrattazioni dopo la chiusura durata cinque settimane: l'indice principale, molto debole dall'avvio, ha chiuso in calo...

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Crollo per la Borsa di Atene il primo giorno di contrattazioni dopo la chiusura durata cinque settimane: l'indice principale, molto debole dall'avvio, ha chiuso in calo del 16%.




Cauti ma prevalentemente positivi gli altri listini europei, nonostante il crollo di Atene e i dati poco confortanti pubblicati in Cina, con l'indice manifatturiero sceso ai minimi dal novembre 2011. Tra scambi più rarefatti gli indici hanno ignorato il tonfo del 16% del listino greco e hanno chiuso in rialzo, fatta eccezione di Londra che è rimasta debole.



Milano ha terminato le contrattazioni in progresso dello 0,75%, complice anche il dato sulla produzione manifatturiera che a luglio ha registrato il maggiore aumento da oltre quattro anni. A Piazza Affari hanno continuato a correre le Fiat (+3,78%), sempre sull'onda dell'ottima trimestrale annunciata la scorsa settimana e nell'attesa dei dati sulle immatricolazioni italiane di luglio.



Le azioni della finanziaria Exor, dopo una sbandata registrata a metà giornata, sono salite dell'1,18%, nel giorno dell'annuncio che la holding acquisterà il riassicuratore PartnerRe per 6,9 miliardi di dollari.



Telecom Italia ha messo a punto un rialzo del 2,5%, mentre si avvicina la fusione tra Wind e 3 Italia che dà verve a tutto il settore. Bene anche Mediaset (+3,29%) e Mediolanum (+5,15%) sull'onda di raccomandazioni positive.



Il crollo di Atene. Pesantissima la giornata per i titoli bancari, quasi tutti prossimi alla soglia di perdita del 30%.​ Abbastanza stabili invece i titoli di Stato ellenici, che anche nelle settimane delle trattative tra il governo greco e i creditori sono rimasti in contrattazione sui mercati telematici: il bond a 10 anni si muove piatto a un tasso dell'11,5%, quello a due anni è in leggera tensione con un aumento del rendimento di circa 50 punti base e un tasso del 20,5%.



In Borsa la National bank of Greece e Pireus bank hanno ceduto il valore massimo del 30%, Eurobank e Alpha il 29,8%. Il titolo di Hellenic Exchange (la società di gestione della Borsa) ha perso il 23,4%, Public power corporation oltre il 22%. Tra i cali meno ingenti, spicca quello dell'Autorità portuale del Pireo (-6%) della quale una parte anche ingente delle quote potrebbe giungere presto sul mercato.
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Il Messaggero