Nuovo accuse sul caso borotalco, Johnson & Johnson affonda a Wall Street

Nuovo accuse sul caso borotalco, Johnson & Johnson affonda a Wall Street
Johnson & Johnson ha toccato i minimi intraday al New York Stock Exchange (-6% a 137,73 dollari) dopo indiscrezioni di Reuters secondo cui l'azienda sapeva da decenni che...

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Johnson & Johnson ha toccato i minimi intraday al New York Stock Exchange (-6% a 137,73 dollari) dopo indiscrezioni di Reuters secondo cui l'azienda sapeva da decenni che il suo talco per bambini conteneva amianto. In base all'analisi di documenti e testimonianze fatte in tribunale dal 1971 all'inizio degli anni 2000, il gruppo media ha concluso che executive, medici e avvocati del gruppo sapevano che nel talco grezzo e in quello finito qualche volta era risultata la presenza di livelli contenuti di amianto.


Le persone coinvolte, è la tesi, avevano discusso di come risolvere il problema senza però comunicarlo ai regolatori o al pubblico. L'azienda ha risposto tacciando come «falso e fuorviante» quanto sostenuto dal gruppo media. «Il consenso scientifico è che il talco usato nelle polveri per il corpo a base di talco non provoca il cancro a prescindere da cosa ci sia nel talco. Questo è vero anche se - ma non è questo il caso - il talco di Johnson & Johnson avesse mai contenuto un ammontare minuscolo e impercettibile di amianto». La saga del talco killer continua a perseguitare Johnson & Johnson. In passato alla multinazionale Usa fu ordinato di versare milioni di dollari di risarcimenti a una donna convinta che l'uso del borotalco del gruppo le abbia causato un tumore alle ovaie. Altri verdetti legati al prodotto risultarono a sfavore dell'azienda. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero