Bonus edilizi, sono già 2 miliardi i crediti fittizi già incassati dalla organizzazioni criminali

Bonus edilizi, sono già 2 miliardi i crediti fittizi già incassati dalla organizzazioni criminali
(Teleborsa) - I crediti d'imposta già "monetizzati" e in molti casi riciclati su conti correnti esteri o in investimenti in criptovalute relativi ai bonus edilizi stanziati dal...

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(Teleborsa) - I crediti d'imposta già "monetizzati" e in molti casi riciclati su conti correnti esteri o in investimenti in criptovalute relativi ai bonus edilizi stanziati dal Governo tra bonus facciate, superbonus, sismabonus e tax credit sugli affitti commerciali ammonta a due miliardi di euro.


È quanto ha riportato il Sole 24 Ore basandosi dagli accertamenti in corso di istruzione nelle procure di tutto il Paese stanno ricostruendo un "sistema" illecito che ha consentito a organizzazioni criminali di incassare il 50% dei 4 miliardi di crediti fittizi individuati e bloccati dall'amministrazione finanziaria e su cui a fine anno aveva posto l'accento anche il presidente del Consiglio Mario Draghi nella tradizionale conferenza stampa.


È stata infatti rilevata un'anomala "circolarità" dei crediti – creati sulla base di lavori edili mai effettivamente realizzati – che passano rapidamente di società in società e verso persone fisiche, senza un plausibile motivo se non quello di celarne l'origine illecita. La frode che sta ricostruendo l'autorità giudiziaria è basata sullo schema della cessione dei crediti d'imposta, così come era disciplinata dall'articolo 121 del Dl Rilancio, che appunto prima della modifica prevista col Sostegni ter, consentiva multiple operazioni di acquisto-vendita dei crediti. Un meccanismo che, se da una parte è stato indiscutibilmente il motore per far ripartire un settore trainante per l'economia italiana come quello dell'edilizia, ha però lasciato aperta una porta a chi con questi crediti ha indebitamente sottratto risorse e frodato Stato, imprese e contribuenti.

L'allarme è scattato anche con il moltiplicarsi di società di nuova costituzione che, attraverso siti web e banner sui social network, pubblicizzano "monetizzazioni veloci dei crediti d'imposta per bonus edili". Il rischio è che dietro questi annunci si celino organizzazioni che pagano il prezzo del credito allo scopo di riciclare denaro sporco.



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Il Messaggero