Bonus per l'attività fisica adattata, ecco come richiederlo: tutte le regole

Con un provvedimento dell’11 ottobre, l’Agenzia delle Entrate fissa le regole per il credito di imposta per le spese sostenute per lo svolgimento di attività fisica adattata

Il bonus punta a sostenere l'attività di malati cronici e disabili
Arrivano nuove regole per il credito di imposta per attività fisica seguita da medici e professionisti nelle “palestre della salute” per malati cronici o...

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Arrivano nuove regole per il credito di imposta per attività fisica seguita da medici e professionisti nelle “palestre della salute” per malati cronici o disabili. Con un provvedimento dell’11 ottobre, l’Agenzia delle Entrate fissa le regole per il credito di imposta per le spese sostenute per lo svolgimento di attività fisica adattata.

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I BENEFICIARI

L’agevolazione è destinata a coloro che nel 2022 sostengono spese documentate per fruire di attività fisica adattata, ossia esercizi fisici, la cui tipologia e la cui intensità sono definite mediante l’integrazione professionale e organizzativa tra medici di medicina generale, pediatri e medici specialisti, e calibrate in ragione delle condizioni funzionali delle persone cui sono destinati, che hanno patologie croniche clinicamente controllate e stabilizzate o disabilità fisiche.

L’attività può essere esercitata:

  • singolarmente o anche in gruppo
  • sotto la supervisione di un professionista dotato di specifiche competenze,
  • in strutture di natura non sanitaria
  • per migliorare il livello di attività fisica, il benessere e la qualità della vita e favorire la socializzazione.

LA DOMANDA

Con il provvedimento è approvato anche il modello di “Istanza per il riconoscimento del credito d’imposta per le spese sostenute per lo svolgimento di attività fisica adattata”, con le relative istruzioni. I beneficiari devono inviare direttamente l’istanza esclusivamente con modalità telematiche, oppure avvalendosi di un soggetto incaricato della trasmissione delle dichiarazioni, mediante il servizio web disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate.

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I TEMPI

L’invio deva avvenire dal 15 febbraio al 15 marzo 2023. Attenzione, però. A seguito della presentazione dell’Istanza è rilasciata, entro 5 giorni, una ricevuta che ne attesta la presa in carico, ovvero lo scarto, con l’indicazione delle relative motivazioni. La ricevuta viene messa a disposizione del soggetto che ha trasmesso l’Istanza, nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate. Le regole prevedono anche che nello stesso periodo indicato è possibile: a) inviare una nuova Istanza, che sostituisce integralmente quella precedentemente trasmessa. L’ultima Istanza validamente trasmessa sostituisce tutte quelle precedentemente inviate; b) presentare la rinuncia integrale al credito d’imposta precedentemente comunicato. L’agevolazione non dispone però di fondi illimitati. Ai fini del rispetto del limite complessivo di spesa, pari a 1,5 milioni di euro per l’anno 2022, è spiegato, con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate, da pubblicare entro 10 giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle istanze sarà comunicata la percentuale del credito d’imposta spettante a ciascun soggetto. La percentuale sarà ottenuta sulla base del rapporto tra l’ammontare delle risorse stanziate, pari a 1,5 milioni di euro, e l’ammontare complessivo delle spese agevolabili indicate nelle istanze. Nel caso in cui l’ammontare complessivo delle spese agevolabili risulti inferiore al limite complessivo di spesa, la percentuale sarà pari al 100%.

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Il Messaggero