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Buone notizie per oltre 15 milioni di utenti che ancora pagano le bollette di luce e gas sfruttando le tariffe previste dal regime tutelato. Il governo lavora a una proroga per rimandare di almeno sei mesi il passaggio al mercato libero. Al momento la data ultima per effettuare il “trasloco” è fissata a gennaio per il gas e ad aprile per l’energia elettrica.
VIA AI DUE RIGASSIFICATORI
Tra le ipotesi al vaglio dell’esecutivo c’è anche quella di concedere fino a un anno di tempo in più ai nuclei meno abbienti e particolarmente numerosi che rasentano i requisiti per accedere al bonus sociale (bonus che oggi viene concesso alle famiglie con Isee fino a 15mila euro o fino a 30mila euro per le famiglie numerose con almeno quattro figli a carico). Da fonti del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica trapela che il tema sarà al centro del prossimo Consiglio dei ministri o del successivo che potrebbe prendere decisioni anche sul rigassificatore di Porto Empedocle e Gioia Tauro. L’Arera, intanto, ha comunicato nei giorni scorsi che le bollette della luce aumenteranno per il mercato in tutela del 18,6% nel quarto trimestre rispetto a luglio-settembre. Ma se si guarda allo stesso periodo dello scorso anno, si registra una flessione del 57 per cento.
Per l’Arera è destinata a rincarare pure la bolletta del gas. Per adesso il governo è intervenuto con il decreto Energia, che ha prorogato al quarto trimestre l’azzeramento degli oneri di sistema sulla bolletta del gas, l’Iva al 5% sul metano e il bonus sociale elettrico.
Oggi sono circa 9 milioni gli italiani che beneficiano delle tariffe a maggiore tutela sulle bollette delle luce, mentre ammontano a oltre 6 milioni coloro che ne usufruiscono per il gas.
Inoltre: per chi non farà il passaggio al mercato libero nei tempi stabiliti è prevista attualmente la possibilità di aderire al servizio a tutele graduali, che avrà una durata massima di tre anni e che è stato già introdotto nei mesi scorsi per le Pmi e per le microimprese. Alle utenze che faranno richiesta di adesione alle tutele graduali verrà assegnato in automatico un nuovo fornitore, individuato tramite un’asta territoriale, e le condizioni contrattuali saranno simili a quelle delle offerte Placet (acronimo che sta per prezzo libero a condizioni equiparate di tutela) previste per i cosiddetti vulnerabili. Le offerte Placet si collocano a metà strada tra il mercato tutelato e quello libero, per intenderci. Le famiglie italiane che si trovano nella maggior tutela rappresentano circa il 35% delle attuali utenze domestiche attive. Ora si attende l’annuncio dell’Arera sulle nuove tariffe del gas. Ma pure in questo caso si profilano aumenti all’orizzonte.
LE RISORSE
Da quando sono stati chiusi i gasdotti russi il metano arriva in Italia soprattutto a bordo delle navi, sotto forma di Gnl, un canale suscettibile a imprevisti e contrattempi che strozzano le forniture e fanno salire i prezzi. Ne abbiamo avuto un assaggio a settembre, quando in Australia, a sedicimila chilometri di distanza da qui, uno sciopero dei lavoratori degli impianti di liquefazione di Chevron ha portato a rialzi del 10% al Ttf di Amsterdam.
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