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«La bolletta elettrica aumenta del 40% dal 1° ottobre». Con quest'affermazione ieri il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha creato più di qualche allarme, con il Codacons e diverse altre associazioni di categoria che intervengono anche per quantificare la possibile stangata sui consumatori, che potrebbe arrivare fino a 500 euro a famiglia, dopo i rincari estivi della benzina. «Lo scorso trimestre la bolletta elettrica è aumentata del 20% - ha spiegato il ministro- il prossimo trimestre aumenta del 40%. Queste cose vanno dette, abbiamo il dovere di affrontarle». Poi in poche parole ha spiegato il perché del colpo in arrivo: «Succede in quanto il prezzo del gas a livello internazionale aumenta, succede perché aumenta anche il prezzo della CO2 prodotta».
Benzina, nuovi rincari: prezzi record da ottobre 2018. Allarme per le famiglie: +324 euro all'anno
Caro bollette, la possibile stangata
«Secondo recenti previsioni - spiega in una nota il Codacons, l'associazione per la difesa dei diritti degli utenti e dei consumatori - si stima che i rincari della benzina alla pompa produrranno un aggravio di spesa, solo per i rifornimenti di carburante, pari a un aumento di 324 euro annui a famiglia. I costi della benzina continuano ad aumentare arrivando a costare oggi il 15,3% in più da inizio anno, +19,4% rispetto allo stesso periodo del 2020. Un andamento al rialzo che avrà effetti inevitabili sulle tariffe di luce e gas».
Cosa c’entra il cambiamento climatico con il rincaro delle bollette
Dal centrosinistra si consiglia poi all'esecutivo di seguire l'esempio spagnolo. A Madrid il governo Sanchez, dopo l'aumento delle tariffe elettriche del 34,9% in un anno, ha applicato alcune misure, come
l'abbassamento temporaneo dell'Iva sull'elettricità dal 21% al 10% per la maggior parte dei consumatori, per contenerne gli effetti sulle bollette. Ieri il premier ha annunciato alla televisione pubblica Tve che verranno approvate altre misure. Probabilmente verrà ridotta dal 5,1% allo 0,5% la tassa sull'energia elettrica.
Su una linea simile Forza Italia. Alessandra Gallone, vicepresidente dei senatori azzurri e responsabile nazionale del Dipartimento Ambiente del partito, è netta. «Via l'Iva dalle bollette di luce e gas - ha chiesto-
come segnale concreto di attenzione del governo verso i cittadini. L'aumento delle tariffe non può gravare solo sul consumatore finale. Il ministro Cingolani, con il realismo che gli è proprio, ha detto che ci sarà un aumento fino al 40 per cento ovviamente non voluto dal governo, il che deve essere uno stimolo ulteriore ad accelerare il processo di transizione energetica».
Il Messaggero