Boccia: "Dl crescita sia operativo, bisogna fare presto"

Boccia: "Dl crescita sia operativo, bisogna fare presto"
(Teleborsa) - Il cambio di passo del governo con il decreto crescita non basta; è tempo di mettere in pratica le misure perché il Paese non può più aspettare. È l'appello del...

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(Teleborsa) -

Il cambio di passo del governo con il decreto crescita non basta; è tempo di mettere in pratica le misure perché il Paese non può più aspettare. È l'appello del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia intervenuto al Sustainable Economy Forum 2019 promosso dalla Comunità di San Patrignano e l'associazione degli industriali.



L'approvazione del decreto crescita è "un cambio di passo rilevante", ammette Boccia a margine dell'evento, ma non è sufficiente. Ora è necessario fare di tutto per renderlo "operativo" perché "bisogna fare presto" e perché lo stesso decreto non basta da solo.

Per il numero uno di Confindustria, il decreto "deve essere parte di quello che abbiamo definito un intervento organico di politica economica". Da qui la speranza che "lo 'sblocca cantieri' sia l'elemento massivo" come gli industriali hanno chiesto all'esecutivo.

Boccia ha riconosciuto che il dl contiene aspetti positivi come "fondo di garanzia, i super ammortamenti e altri aspetti", ma è lo sblocca cantieri la chiave per la ripartenza anche perché "lì ci sono risorse rilevanti già stanziate e c'è' una questione temporale da dirimere al pari del decreto crescita. Cosa ancora più importante, questo comporterebbe un quadro organico che ha già una sua visione d'insieme".

Secondo il presidente di Confindustria è poi necessario "prepararsi alla prossima manovra" economica, ma il "cambio di passo rilevante del governo" sembra dare rassicurazioni importanti, "al di là delle conflittualità interne legate alla questione banche".

Boccia ha poi toccato il tema di un eventuale rimpasto di governo, assicurando che "per Confindustria non è il momento dei "distinguo" e l'apprezzamento non va solo al ministro dell'Economia Tria ma a "tutti i ministri di questo governo".

"Con alcuni abbiamo delle divergenze con altri no. Per noi è il governo del Paese, non distinguiamo l'uno con l'altro", ha ribadito a margine dell'evento a San Patrignano. "Speriamo che alcuni provvedimenti vadano avanti e che in questo momento di fase delicata del Paese si eviti ogni conflittualità tra istituzioni che non serve a nessuno" ha risposto a chi gli ricordava l'apprezzamento a Tria da parte del commissario agli Affari economici europei Pierre Moscovici.

Nel corso del suo intervento al Sustainable Economy Forum di San Patrignano il numero uno degli industriali ha poi ricordato che il governo è passato "da una sorta di distrazione sulla questione crescita" ad adoperarsi sulla "riduzione delle disuguaglianze".

"È evidente che la politica industriale di un paese è fatta di tanti piccoli passi, questo lo è ed è importante che quanto prima diventino operativi perché a quel punto ci sarà una reazione dell'economia che possiamo valutare in termini di impatto insieme", ha aggiunto.

"Per coniugare solidarietà e ridurre i divari è necessario realizzare una precondizione che si chiama sviluppo e che è complementare a questi aspetti e non antitetica", ha poi ricordato, sottolineando che "crescita zero significa non realizzare ricchezza e quindi che non puoi distribuirla".

È questo l'obiettivo del Sustainable Economy Forum, organizzato da Confìndustria e la comunità di San Patrignano. "La precondizione è la crescita per arrivare a dei fini comuni di una società migliore", ha spiegato Boccia al termine del forum.



Per Boccia l'appuntamento, giunto alla seconda edizione "è una vera rivoluzione culturale. Un'alternativa culturale di un mondo che a partire dall'industria, indica una direzione su crescita, sostenibilità e riduzione dei divari non solo nella comunità Paese ma addirittura guardando oltre. Penso - ha concluso Boccia - che questo sia un piccolo capolavoro e un elemento di orgoglio di Confindustria"Boc Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero