Coronavirus, nel contesto difficile della crisi, l'attività commerciale di Bnl - che ha mantenuto aperto il 95% delle agenzie della rete - è in crescita con...
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Gli impieghi sono in diminuzione del 4,3% rispetto al primo trimestre 2019, ma si confermano stabili sul perimetro escludendo le esposizioni in sofferenza. La banca vede salire la sua quota di mercato nel segmento della clientela imprese, +0,6 punti in quattro anni, attestandosi al 5,8%. Il margine di intermediazione è in calo del 2,5% rispetto al primo trimestre 2019, attestandosi a 659 milioni di euro.
Il margine di interesse è in diminuzione del 4,0%, a causa del contesto di tassi bassi e del posizionamento su una clientela con un migliore profilo di rischio. Le commissioni sono in calo dello 0,1% rispetto al primo trimestre 2019, con un aumento soprattutto nel Private Banking. I costi operativi, pari a 465 milioni di euro, sono in calo dell'1,2% rispetto al primo trimestre 2019 e registrano l'effetto delle misure di adattamento e di riduzione dei costi (piano di pensionamento «Quota 100»). Il risultato lordo di gestione si attesta a 194 milioni di euro, con una flessione del 5,5% rispetto all'anno scorso.
Il costo del rischio, pari a 120 milioni di euro (-27% rispetto al primo trimestre 2019 con l'effetto della cessione di un portafoglio di esposizioni in sofferenza nel 2019), continua a diminuire rispetto al primo trimestre 2019, nonostante l'impatto degli effetti attesi della crisi sanitaria, ed è pari a 64 punti base in rapporto agli impieghi a clientela.
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Il Messaggero