Bnl insieme a Granarolo per la sostenibilità. L'istituto del gruppo Bnp Paribas supporterà lo sviluppo e la realizzazione da parte dell'azienda alimentare di...
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Bnl ha così strutturato un sustainable linked loan da 30 milioni di euro, il primo nel settore «food & beverage». Si tratta di un finanziamento, «positive loan», le cui condizioni sono legate a precisi indici di sostenibilità, misurati e monitorati, al raggiungimento dei quali il prestito diventa maggiormente competitivo per l’azienda. Bnl si pone così come partner delle imprese anche sul fronte della sostenibilità accompagnando gli imprenditori nei loro progetti in Italia e sui mercati internazionali, grazie all’expertise del gruppo Bnp Paribas, che con i suoi specialisti è direttamente presente in 72 paesi nel mondo.
«In Bnl gruppo Bnp Paribas - ha affermato Regina Corradini D’Arienzo, responsabile divisione corporate banking - siamo convinti che fare business declinandolo con politiche di sostenibilità sia la strada giusta per aziende più sane e competitive nel tempo, più capaci di fare sistema con le loro filiere di riferimento, più vicine ai territori in cui operano e più apprezzate anche a livello internazionale. Stiamo sviluppando con successo queste forme di finanziamento che hanno impatti positivi sull’ambiente, sulle persone e sull’economia reale, attivando un circuito virtuoso di sostegno a grandi imprese come a realtà imprenditoriali più piccole che, in una logica di filiera, rappresentano il tessuto produttivo del nostro Paese riconosciuto nel mondo».
«Come Granarolo vogliamo promuovere un'offerta alimentare di qualità, che sostenga la crescita dei produttori, preservando le nostre risorse naturali. Molte le iniziative già messe in cantiere e che prevedono forti investimenti. Tra queste tre meritano una menzione speciale: un importante lavoro sulle stalle per garantire nel tempo innovazione e benessere animale, un allontanamento dall’uso di plastiche vergini e una riduzione degli sprechi.
L’accordo con Bnl prevede l’attuazione del secondo progetto, orientato alla riduzione del peso degli imballaggi in plastica primari e secondari di latte e latticini e alla sostituzione di plastiche vergini con plastiche riciclate. Già dallo scorso marzo il gruppo ha lanciato sul mercato la prima bottiglia di latte in Italia con il 20% di plastica riciclata, in soli 6 mesi siamo arrivati al 25% ed entro fine 2021 si arriverà al 50% su tutte le bottiglie», ha commentato Gianpiero Calzolari, il presidente di Granarolo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero